Vignola, Villa Bizzini passa di mano «Vivevano come principi» FOTO/1- FOTO/2 - VIDEO/1- VIDEO/2 -VIDEO/3
Il nuovo proprietario: «Sfarzo, piscina, la tenuta e tunnel sotterranei» I familiari dell’imprenditore ora in carcere allontanati dall’ufficiale giudiziario
VIGNOLA. “Alea iacta est”. Cioè, “il dado è tratto”. Con questa celebre espressione, attribuita dallo scrittore latino Svetonio a Giulio Cesare quando passò il fiume del Rubicone, scatenando quindi la guerra civile, l’imprenditore vignolese Gianni Ugolini ha commentato l’acquisto della villa e della tenuta che furono di Giacomo Bizzini, l’industriale vignolese ora in prigione per bancarotta fraudolenta. Sebbene l’acquisto risalga a un anno fa (era il 17 maggio 2013), solo mercoledì scorso Ugolini è riuscito a entrare materialmente in possesso della villa, perché per alcuni mesi hanno continuato ad abitare al suo interno la moglie e il figlio di Bizzini, poi allo stesso Ugolini non erano state ancora consegnate le chiavi. Dopo l’intervento dell’ufficiale giudiziario, il sogno del giovane imprenditore vignolese, 44 anni, titolare dei negozi Mister Web, è diventato realtà. E gli si è letteralmente aperto davanti un mondo. Qualche cosa di difficile anche solo da immaginare nel mezzo della campagna vignolese. L’ex villa di Bizzini si trova infatti in via Sega 13, nelle cosidette “basse”, dove oggi stanno maturando le ciliegie sugli alberi. Ma varcato quell’alto cancello bianco, ci si trasferisce letteralmente in un’altra dimensione. Oggi, però, ci si può solo immaginare lo sfarzo e il lusso sfrenato che adornavano la villa e il complesso della piscina coperta solo qualche anno fa, perché arredi e opere d'arte sono stati sequestrati. Ma non è troppo difficile immaginare. Perché lo stesso Ugolini racconta: «Ho acquistato l’intera tenuta all’asta giudiziaria per 1.325.000 euro più spese accessorie, che in tutto hanno fatto lievitare il prezzo a circa 1,7 milioni di euro. Il valore stimato del complesso, attualmente, è di circa 7 milioni di euro (e va considerato che ora è tutto vuoto e da ristrutturare, ndr). Mi sono aggiudicato la nona asta al ribasso che veniva organizzata, presentando la mia offerta cinque minuti prima della scadenza. Le altre aste erano andate tutte deserte. A un certo punto ho fatto quello che mi consentiva la legge, senza badare a quelle minacce che si sentivano dire in giro e che avrebbero colpito chi avesse acquistato questa villa. Una volta entrato, mi si è parato innanzi l’inimmaginabile. Un’atmosfera che definirei di “lusso pompeiano”. Tutto realizzato tra il 1994 e il 1998, rielaborando completamente da un lato la casa della moglie (ora diventata la villa), dall’altro costruendo di fronte un immobile adibito a piscina coperta, spa e altri servizi. Qui abbiamo una piscina con diverse vasche, per effettuare abluzioni con acqua a diverse temperature e idromassaggio. Il tutto, dobbiamo immaginarlo circondato da pannelli affrescati in stile greco romano. E poi gli acquari, con pesci sia di mare sia di acqua dolce. Quindi la palestra, il bagno turco, la sauna. E, sotto, uno sviluppo sotterraneo che collegava i due immobili dove c’erano un per 25 auto, una sala per il cinema, un tunnel che conduceva alla piscina scoperta ma anche in mezzo alla campagna, magari per una fuga in caso di pericolo».
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