Gazzetta di Modena

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Zoo degli orrori, condannato il proprietario

Zoo degli orrori, condannato il proprietario

Finale. Il 73enne teneva gli animali in condizioni inaccettabili nei container: 5000 euro di multa

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FINALE. Cinquemila euro di multa e mille euro da pagare ad Anpana e Lac, che si erano costituite parte civile. Si conclude così la sentenza del giudice Domenico Truppa sullo zoo degli orrori, allestito ripetutamente dal 73enne Marino Pola. Di lui se ne parla da oltre un decennio, fin da quando si raccontò lo stato di degrado e maltrattamenti a cui erano costretti diversi animali nella “vecchia” residenza in via Quattrina Santa Bianca. E neppure il successivo trasferimento, in via Redine Cremonine, aveva migliorato la condizione di vita di cavalli, cani e pecore, tanto che del caso si occupò pure Striscia. Pola ha sempre rigettato al mittente le accuse di maltrattamento, ma per anni quella condizione era stata denunciata anche dai volontari de “L’isola del vagabondo” di Mirandola.

E il giudice è molto duro nel giudizio finale. Fin dal 2007 erano presenti tre cavalli, costretti a vivere in una gabbia ricavata da un container, così come venivano tenute promiscuamente un altro ronzino e un’asina gravida, che poi partorì con gravi sofferenze. Non meglio andava alle capre e alle pecore, anch’esse tenute nello stesso container di lamiera. Per i cani, invece, c’era una catena cortissima. “Tutti gli animali vivevano in un ambiente insalubre caratterizzato dalla presenza di materiali ferrosi, lamiere e altri oggetti taglienti. Tale situazione - scrive il giudice - è stata accertata in molteplici sopralluoghi senza che vi fossero sostanziali modifiche. Anche alcune ordinanze sindacali sono state tutte clamorosamente disattese. Gli animali erano privati per lunghi periodi di cure e attenzioni, denutriti e sottoposti a vessazioni inutili come avveniva nei periodi estivi con temperature torride».

L’avvocato di Pola aveva chiesto l’assoluzione perché “il fatto non sussiste”. (f.d.)