Gazzetta di Modena

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Lezione sulla dislessia martedì a Medicina sale in cattedra Pennac

di Michele Fuoco
Lezione sulla dislessia martedì a Medicina sale in cattedra Pennac

Il celeberrimo scrittore francese terrà una relazione sui Dsa raccontando della sua esperienza di affetto da disortografia

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MODENA. Presenza d'eccezione, martedì al convegno internazionale sulla dislessia evolutiva nell'adulto, promosso dal servizio Accoglienza studenti disabili dell'Università di Modena e Reggio Emilia presso l'Aula magna del Centro Servizi Didattici della Facoltà di Medicina e Chirurgia, in via Del Pozzo 71. Sarà lo scrittore francese Daniel Pennac a tenere, nel primo pomeriggio, la lectio magistralis “Storia di un cattivo lettore che diventa scrittore”. Una storia che gli appartiene, in quanto Pennac è affetto da disturbo specifico dell'apprendimento, cioè di disortografia, che gli ha procurato non pochi problemi scolastici. E può sembrare quasi impossibile che egli sia diventato scrittore di grande successo, come nessuno penserebbe oggi che egli fosse l'ultimo della classe, perché affetto da disortografia. Ma Pennac è davvero, come dice lui stesso, un caso particolare. La sua carriera scolastica all'inizio è caratterizzata da fallimenti, con diverse bocciature. «L'interrogazione - confessa - mi paralizzava, allora rispondevo qualsiasi cosa. Non si capiva il senso di ciò che dicevo. Ero letteralmente chiuso. Un incatenamento, una paura che molto velocemente procura una vergogna insopportabile».

A otto anni era in collegio, dove resterà sette anni. Amava leggere, ma in collegio era proibita la lettura a piacere, anche se troverà il modo di leggere di notte sotto le lenzuola con una torcia. La scuola era come una prigione. Daniel era abbonato ai commenti acidi dei professori. Ad eccezione di qualcuno. «Tutti i cattivi studenti sono dei bugiardi incorreggibili. E davanti alla profusione delle mie invenzioni, il mio professore di francese Monsieur Prioult mi chiese di mettere a profitto ciò che sapevo fare così bene, scrivendo un romanzo, un capitolo alla settimana». Così nasce Pennac, scrittore nato a Casablanca 70 anni fa, da tempo famoso a livello internazionale, che lega il nome soprattutto alle avventure di “Monsieur Malaussène”, di professione capro espiatorio, e della sua colorita famiglia, creando (i libri pubblicati in Italia tra il 1991 e il 1999 da Feltrinelli) una saga ambientata nel popolare quartiere di Belleville a Parigi, la città dove egli è stato professore di lettere in un liceo. Da citare la pubblicazione di un pamphlet, a 25 anni, anche se figlio di un militare, contro il servizio militare, dal titolo “Le service militaire au service de qui?”, e alcuni romanzi per ragazzi (L'occhio del lupo). Conquista il pubblico degli adulti con “Il paradiso degli orchi”, “La fata carabina”, “La prosivendola”, “Come un romanzo”, “Signori bambini”. È sua la storia a fumetti “Gli esuberati”, con disegni di Jacques Tardi. Pennac passa dal romanzo “Ecco la storia” (2003) al monologo “Grazie”, dall'“Avventura teatrale. Le mie italiane” (2007) al racconto “La lunga notte del dottor Galvan” (2005), dal “Diario di scuola” (2008) a “Storia di un corpo” (2012). Pennac ha vinto il Premio internazionale Grinzane Cavour “Una via per la letteratura” nel 2002 ed è stato insignito nel 2005 della Legion d'onore per le arti e la letteratura.

Se l'attenzione è concentrata sullo scrittore francese per la singolare testimonainza che egli porterà, non meno interessanti saranno gli altri interventi, già in mattinata, con il dott. Ghidoni su “Un protocollo di diagnosi dei DSA nell'adulto: risultati del progetto diagnosi AID-FTT”, e con il prof. Cornoldi su “Un protocollo di diagnosi per gli studenti universitari a Padova: recenti evidenze con ragazzi di 18-19 anni”. Il convegno modenese, dal titolo “Giovani adulti con DSA: Diagnosi e Traiettorie di Sviluppo”, sostenuto finanziariamente dalla Fondazione Cassa di Risparmio, vuole evidenziare gli aspetti riguardanti il disturbo specifico di apprendimento nella vita adulta nell'ambito formativo-universitario, sanitario e legislativo. Saranno sottolineati gli aspetti psicologici del dislessico, con i risultati anche della sperimentazione sviluppata all'Università di Modena.