Lusetti: «La giunta futura dia la priorità alla casa»
Ieri prima uscita pubblica del neo presidente Legacoop all’assemblea Abitcoop Gli obiettivi immediati: alleanze tra cooperative, lavoro e nuova governance
«La questione casa avrà una grande importanza per i candidati sindaco». Si è presentato così Mauro Lusetti, neopresidente nazionale di Legacoop. In carica da pochi giorni, il sassolese ha sostenuto che il tema delle abitazioni avrà sempre più un rilievo sociale e sarà trattato molto in campagna elettorale e durante la prossima amministrazione.
AFFITTI BASSI? L’UNICA VIA
Lusetti si è ricollegato alle parole di Lauro Lugli, presidente di Abitcoop, per suggerire una strada alla futura giunta. «Lugli ha fatto una serie di considerazioni di grande realismo», ha affermato prima di lasciare l’assemblea della società cooperativa, di cui ieri i soci hanno approvato il bilancio. Il primo punto è sulle aree per l’edilizia economico popolare (Peep): per Lugli è l’unica alternativa «fuor di slogan», anche rispetto altri sistemi, per i cittadini in difficoltà. Lugli ha spiegato come i costi siano di 1.500-1600 euro al metro quadro per gli alloggi a basso costo contro i 2.400-2600 euro al metro quadro per gli acquisti ad area libera, a parità di standard energetici e di qualità. Considerazioni sottoscritte da Lusetti. Pur non entrando nel merito delle proposte degli schieramenti, il presidente nazionale ha rimarcato come la questione esista e come sia «necessario trovare i giusti equilibri per avere il giusto consumo di suolo». L’ex vicepresidente di Lega Coop Emilia Romagna ha rimarcato come «non è vero che non ci sia la richiesta di nuove case». «Lo scorso anno il consiglio Abitcoop ha emanato bandi per prenotare 54 alloggi - ha ricordato Lugli - a Modena, Spilamberto, Fiorano, Medolla e Camposanto. Ci sono state 748 iscrizioni, cioè quasi 14 per unità abitativa. Si dice che il fabbisogno non c’è, invece esiste». Identità di vedute anche su due temi su cui discute in campagna elettorale: il “consumo zero suolo” e il “saldo zero del territorio”. «Non si tratta dello stesso tema - ha ricordato Lusetti - perché esistono differenze sostanziali». «Per noi sarebbe auspicabile il secondo - ha spiegato Lugli - ma servono le giuste misure e il dialogo con tutti gli attori».
SUPERARE LA CRISI
Lusetti ha rimarcato le difficoltà che attraversa il settore delle costruzioni, nel modenese come in ambito nazionale. «Tuttavia, il nuovo governo Renzi per il momento sta andando nella direzione giusta per rispondere alla crisi». Apprezzamenti condivisi dal presidente modenese di Abitcoop per la «chiamata al governo di Giuliano Poletti alla guida del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali: un’assoluta novità e un riconoscimento da parte del presidente del Consiglio che dalla crisi si esce con più mutualità». Di conseguenza, «non possiamo fare altro che appoggiare il decreto legge Poletti, evitando di affossarlo nella culla col risultato che tutto rimane come prima, cosa che non possiamo condividere». Sul fronte nazionale, Lusetti ha ribadito dell’alleanza delle cooperative italiane, «scelta strategica per dare un contributo reale al Paese». Il presidente nazionale di Legacoop punta sul rilancio del lavoro «progettando l’uscita dalla crisi di importanti settori di attività». Lusetti ha ribadito, infine, la necessità di rivedere la governance anche a livello cooperativo.
DOMANDE AI CANDIDATI
Gli interrogativi del presidente di Abitcoop, condivisi da Lusetti, sono stati formulati anche ai candidati sindaco. Cinque quesiti per avere un’idea chiara su quali saranno le linee da seguire su altrettanti temi: il ruolo delle cooperative a proprietà divisa nelle politiche dell’abitare, l’emergenza casa a Modena, l’alta domanda di case in proprietà nonostante gli alloggi sfitti, i Peep e il recupero “reale” del patrimonio esistente. Le domande sono state presentate mercoledì sul sito della società cooperativa e già sono arrivate le prime risposte. «Penso che l’emergenza casa sia molto sopravvalutata - ha sostenuto Stefano Bellei (Lega Nord), l’unico candidato modenese la cui risposta appare sul sito - forse anche per motivi politici». Per Bellei non serve costruire ancora perché «il patrimonio immobiliare di Modena è sufficiente» e il suolo pubblico non può essere svenduto a basso costo.
OBIETTIVO PAREGGIO
Durante l’assemblea è stato approvato all’unanimità il bilancio sociale 2013. Abitcoop ha avuto un utile di 731.838 euro, con un decremento di oltre 400mila euro rispetto al 2012. «Siamo consapevoli che non ci saranno utili significativi - ha concluso Lugli - l’obiettivo sarà sostanzialmente il pareggio di bilancio». L’assemblea ha deciso la conferma di cinque consiglieri (Celeste Caruso, Emanuela Caselli, Laura Severi, Aldino Ferrari e Gabriele Focherini) e ricevuto le dimissioni di Piergiovanni Gibellini dalla presidenza della commissione elettorale.