Su internet il tesoro di idee lasciato da “Eddy” Berselli
Da domani un portale web metterà a disposizione editoriali, video e audio La moglie Marzia Barbieri: «Le sue riflessioni ancora utili per capire l’Italia»
Un portale web che raccoglie l'intera produzione di Edmondo Berselli è il regalo che da domani sera la moglie Marzia Barbieri, supportata da numerosi enti pubblici e privati, farà ai tanti amici che sono orfani ormai da quattro anni degli articoli, degli editoriali e dei libri dello scrittore e giornalista modenese.
Qualcuno prima o poi dovrà dire qualcosa di definitivo sulla continua, sempre maggiore, diffusione del pensiero che l'autore modenese ha sviluppato durante la sua carriera passata tra la casa editrice Il Mulino di Bologna, Repubblica e l'Espresso e altri quotidiani.
La particolarità è che Edmondo Berselli, Eddy per tutti i suoi amici che si sono riuniti in associazione tre anni fa, dal 2010 non c'è più e nonostante ciò continua a essere oggetto di tesi di laurea o citato continuamente da editorialisti e intellettuali.
Non è così scontato: non accade neppure con giornalisti di grande nome scomparsi da pochi anni. Ma forse i motivi di questo fenomeno si possono riassumere nelle intuizioni che Berselli ha avuto. Basti solamente pensare a termini politici inventati da lui, come per esempio Forzaleghismo.
Marzia Barbieri descrive i contenuti del progetto, che verranno illustrati pubblicamente nella presentazione di domani alla Fondazione San Carlo.
Qual è la forza di Berselli che continua a essere tra noi?
«Il segreto di questa situazione, continuamente in divenire, è tutto nel valore di quanto Eddy ha detto e scritto. Vedo che nessuno lo cita tanto per citarlo, ma perché le sue riflessioni sono utili anche oggi per comprendere le vicende legate alla politica, alla società, alla musica, allo sport. Forse vale la pena dirla con le parole del suo amico Ilvo Diamanti, editorialista di Repubblica, che afferma che le idee di Edmondo gli servono per sviluppare concetti o per rafforzare ragionamenti».
Il portale con l'archivio farà felice molti, quali obiettivi vi proponete?
«L'idea di riunire tutta la sua produzione, soprattutto gli scritti dei quotidiani e quanto detto in tv e radio, materiali di più difficile reperimento rispetto ai libri, il Comitato l'accarezzava da tempo. Oggi siamo in grado di realizzarla. Grazie all'Istituto beni culturali metteremo in internet tutta la sua produzione intellettuale utilizzando le competenze archivistiche necessarie a questa operazione: il sito verrà infatti inserito nel circuito nazionale degli archivi e dunque dovrà seguire regole ben precise. L'obiettivo è ovviamente la fruibilità della sua produzione da ogni computer collegato, ma non solo, perché grazie a un preciso motore di ricerca si potranno selezionare materiali per numerose chiavi di ricerca».
Come è costituito il sito internet?
«Oltre alla sezione dedicata agli scritti e ai video e agli audio, nell'home page ci sarà una sezione, chiamata “Berselli ha detto”, che metterà in evidenza articoli di Edmondo legati all'attualità. Poi ci sarà la sezione “Parlano di lui” che ricomprenderà la numerosa serie di articoli e dichiarazioni che lo riguardano. Altri link saranno riservati all’Associazione Amici di Edmondo Berselli, ai suoi libri, comprese le recensioni che hanno avuto, e poi ovviamente la produzione da giornalista e commentatore politico».
Questa parte com'è?
«Ci saranno tutti i suoi articoli, in totale quasi tremila, a partire dal 1987 quando venne chiamato da Pier Vittorio Marvasi alla Gazzetta di Modena per arrivare al 2010. In questa prima fase sarà possibile accedere a tutti gli articoli apparsi dal 2000 su l'Espresso al quale venne chiamato da Giulio Anselmi e su Repubblica dove ha lavorato con il direttore Ezio Mauro. Su questi testi sarà possibile fare una ricerca avanzata mentre stiamo, a mano a mano, digitalizzando e indicizzando tutti gli altri testi, anche quelli apparsi su fogli minori. Poi ci saranno link alle trasmissioni radio e tv. Si può comprendere che il lavoro da fare è abbastanza lungo e complesso. Per questo lavorano al sito due persone».
Dopo la scomparsa di Berselli gli sono state dedicate anche tesi di laurea.
«Già, finora sono tre e proprio per questo un altro obiettivo è diffondere presso università e scuole il suo patrimonio intellettuale».
Lei è sempre in giro con Liù, la labrador nera che è parte della vostra famiglia, e che è diventata anche protagonista di un libro di Berselli.
«Certo, Edmondo ha preso spunto dall’arrivo di Liù a casa nostra, per scrivere uno dei suoi ultimi libri. Poi del 2012, Liù è diventata di nuovo protagonista del primo e-book della Mondadori, nel quale sono stati raccolti i brevi testi che Edmondo aveva postato sulla sua pagina Facebook prima di trasformarli in un libro. Lui è stato molto attivo sui social: pensi che solo di recente ho scoperto che già nel 2009 aveva aperto un account su Twitter. E non a caso anche nel portale verrà creato un account proprio per cinguettare frasi e pensieri suoi».
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