Gazzetta di Modena

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Treni, il Vignola-Bologna viaggia come una lumaca

di Andrea Minghelli
Treni, il Vignola-Bologna viaggia come una lumaca

Il comitato dei pendolari: «Per fare poco più di trentadue chilometri viaggia ad una media di 33 orari e non sono previsti piani per migliorare la tratta»

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VIGNOLA. Nel 2013 sono migliorati puntualità e affidabilità dei treni sulla linea Vignola-Bologna, ma si rimane ancora al di sotto degli obiettivi. Sono i risultati del rapporto sulla qualità del servizio stilato anche quest'anno dall'associazione degli utenti “In Prima Classe per Bologna-Vignola”. Il rapporto rivela come l'anno scorso i treni sulla tratta siano stati più affidabili del solito. Il numero di quelli cancellati è sceso del 20% rispetto all'anno prima e del 70% rispetto al 2011, merito soprattutto dei nuovi treni sulla linea. Ma non è tutto oro quel che luccica: sono stati 245 i treni cancellati all'ultimo lasciando in braghe di tela i passeggeri, confermando questa linea come maglia nera del trasporto ferroviario regionale. E' migliorata anche la puntualità: sono arrivati a destinazione con non meno di 5 minuti di ritardo il 91% dei treni; dato in crescita rispetto all'anno scorso, ma al di sotto del 96% previsto dal contratto del servizio.

Come noto la nota dolente della linea sono però i tempi di percorrenza. Per fare i poco meno di 33 chilometri da Vignola a Bologna ci vogliono 60-62 minuti, tanti se si considera che nel 1939 l'allora linea Vignola-Casalecchio era percorsa in 37 minuti, 10 in meno di quanti ne servano oggi. Le cause sono il gran numero di fermate sulla tratta (17, praticamente 1 ogni 2 chilometri) e il binario unico. L'associazione degli utenti chiede da tempo che si abbassino i tempi di percorrenza, rendendo così competitivo il treno e dando qualche speranza di raggiungere l'obiettivo di raddoppiare il numero di passeggeri entro il 2020. Nei scorsi mesi si è arrivati a un tavolo tecnico che studiasse come velocizzare i viaggi, ma finora «i risultati sono stati deludenti», spiega Maurizio Quartieri, presidente dell'associazione. «Sono state avanzate diverse ipotesi - continua - ma nessuna fattibile se non dopo interventi massicci che non sono in programma a breve. La certezza è che l'orario, così com'è oggi, non può essere ottimizzato che per 3,5 minuti, quando l'obiettivo sarebbe di abbassare i tempi di percorrenza di 10, 15 minuti».

L'unica soluzione, è chiaro, sono corse veloci che non fermino in tutte le stazioni, ma solo nei capoluoghi di comune e negli incroci con altre linee: è quanto proposto anche dal tavolo tecnico ma «la loro soluzione - spiega Quartieri - è economicamente insostenibile perché propongono corse veloci per tutto il giorno. La nostra proposta è di arrivare a treni veloci ma solo nelle fasce di maggiore frequentazione». Inoltre, continua Quartieri, «tutti le proposte prevedono l'uso di soli treni elettrici, 4 o 5, quando ad oggi ce ne sono solo 2, difficile ne arrivino altri, la linea elettrica ne regge poi solo 3. Servirebbero interventi sulla linea che sono sì previsti, ma non prima della fine del 2015».