Gazzetta di Modena

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Caso Andreana, anche la giunta si smarca

La nomina a Farmacie Comunali imbarazza. Muzzarelli: «Con me non succederà». Novara: «Rinunci»

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Il gioco del dissociarsi sembra non avere fine. Pighi da solo nella scelta di Michele Andreana alla presidenza delle Farmacie Comunali e tutti a dire che si è trattato, come è nelle sue competenze, di una scelta personale e non concertata.

Gli ultimi a precisarlo sono stati proprio due assessori, Giuseppe Boschini e Fabio Poggi, che su Facebook hanno rimarcato la totale assenza di coinvolgimento della giunta in questa decisione a chi - Graziano Pini - dava per assodato che fosse stata una scelta collegiale. Anche Muzzarelli ieri si è dissociato, dicendo che con lui queste cose non succederanno».

Sull’argomento, ovviamente, si è infuocata anche la campagna elettorale. Sinistra per Modena e Comunisti Italiani, con Federico Ricci, chiedono «un’apertura per le nomine dei rappresentanti del Comune in enti controllati e partecipati ad una partecipazione più ampia e trasparente».

Flavio Novara della lista civica L’Altra Modena è molto più duro: «Siamo sbalorditi per lo stato d’accusa lanciato dal Pd al suo attuale sindaco. Avrebbe dunque fatto tutto da solo? Un sindaco, dopo che per dieci anni ha servito il suo partito, decide a quindici giorni dalla fine del suo mandato di fare queste nomine da solo: sembra inverosimile. ma se così è, allora alcune domande il gruppo dirigente del Pd deve farsele, rispondere e agire: devono dimettersi immediatamente i nominati. Quale dirigenza governa la città se un sindaco decide da solo? Dove la trasparenza tanto sbandierata in campagna elettorale? Cosa ne pensano di questo i suoi alleati in coalizione? La verità è che ancora una volta questo episodio dimostra che l’attuale maggioranza non ha una direzione politica ma riduce a fantocci i suoi consiglieri comunali in barba alla democrazia diretta dei cittadini». Sul tema anche il Movimento Cinquestelle non lascia passare inosservato l’episodio: «Chiunque presenti se stesso come portatore di rinnovamento per Modena non potrà che concordare sul fatto che questa nomina, effettuata con queste tempistiche, rappresenti un inaccettabile colpo di coda e privi la nuova Giunta della possibilità di assegnare questo incarico a chi ha i titoli necessari per ricoprirlo al meglio, nell'interesse di tutti e non a saldo di presunti crediti acquisiti da pochi. E noi all'ormai nominato presidente Andreana, giovane pensionato ex sindacalista, chiediamo almeno un gesto di buona volontà e, riteniamo, di onestà nei confronti dei modenesi: consideri questa contestata nomina come onorifica e rinunci all'importante compenso ad essa correlato».