Gazzetta di Modena

Modena

come si usano i soldi

Dalla tassa di soggiorno incassati 230mila euro

Dalla tassa di soggiorno incassati 230mila euro

I fondi al turismo, al Mef e al Festival Filosofia. Altre città li usano anche per... le fognature

2 MINUTI DI LETTURA





La tassa di soggiorno, l'obolo che le strutture ricettive sono costrette a raccogliere dai turisti che alloggiano in albergo, agriturismo, campeggio, da qualcuno viene percepita come una inutile gabella, da altri come una possibilità per garantire a turismo e cultura qualche risorsa in più.

Quel che è certo è che, secondo una lunga ricostruzione dell'Espresso, queste entrate piacciono molto agli amministratori locali. Pochi Comuni, non essendoci un obbligo di legge, la usano effettivamente in ambito culturale.

Ma a Modena come va? Partiamo dai dati. Nel 2013 il Comune ha incassato 230mila euro con l'Imposta di soggiorno che era stata introdotta nel 2012 e poi sospesa, ripresa poi alla fine di giugno è stata quindi pagata solo per sei mesi. Per il 2014 il Comune ha inserito nel bilancio una previsione di entrata dalla tassa di soggiorno pari a 300 mila euro. «Le tariffe sono rimaste uguali a quelle del 2013 e sono progressive - spiega l'assessore al bilancio Giuseppe Boschini - da 0,50 a 4 euro al giorno per gli alberghi sulla base delle stelle. È previsto un tariffario anche per i campeggi, per gli agriturismi, per gli appartamenti e i bed and breakfast. Nel 2014 è stata introdotta una nuova esenzione per chi soggiorna per motivi di lavoro, in qualità di dipendente o collaboratore della struttura, o stage da scuole alberghiere, mentre erano già esentati gli under 12, studenti e chi assiste malati. Tra le novità introdotte ci sono corsi di formazione, in giugno, una semplificazione delle modalità di riscossione e l'impegno a documentare la destinazione del gettito nel bilancio consuntivo». Per ora, in attesa di più stringenti obblighi di destinazione delle somme racolte, i 230 mila euro incassati nel 2013 sono stati destinati in massima parte al turismo, al servizio informativo in piazza Grande, ai contributi per il Mef, al Festival Filosofia e alle altre iniziative in grado di promuovere la città. C'è chi in giro per l'Italia lo usa molto peggio. A Riccione, ad esempio, i fondi raccolti sono andati ad mutuo del Palazzo dei congressi, a Rimini per riqualificare le fogne, a Matera per la segnaletica. A Napoli invece vanno proprio per il turismo, a Roma - record di soggiorno - si sono raccolti nel 2013 quasi sessanta milioni di euro. (s.l.)