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Entomodena trasloca e i ristoratori si ribellano

Entomodena trasloca e i ristoratori si ribellano

Campogalliano. La decennale rassegna sugli insetti sarà allestita alla Saliceta «Gli organizzatori non vogliono andarsene, ma la polisportiva non dà gli spazi»

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CAMPOGALLIANO. Dopo oltre dieci anni di collaborazione la fiera di Entomodena, la storica rassegna internazionale dedicata all'Entomologia, promossa dal Gruppo modenese di scienze naturali, non si terrà più in paese e nei locali della polisportiva. Dopo l’ennesimo successo del 12 e 13 aprile, il bis di metà settembre non ci sarà a causa del “trasloco” alla polisportiva Saliceta di Modena. E un gruppo di ristoratori locali esprime tutta la propria amarezza.

«Si conclude senza clamore e senza troppe spiegazioni, o meglio senza spiegazioni sufficienti, la rassegna alla Polisportiva - scrivono - Naturalmente, visto il successo e il sempre crescente numero di visitatori, Entomodena non finisce davvero, ma si sposta solamente di qualche chilometro in una nuova sede: una polisportiva di Modena che, al contrario di quella di Campogalliano, ha dato più disponibilità all'associazione organizzatrice. Viene da chiedersi come mai una iniziativa di successo viene allontanata contro la vera volontà dell'associazione».

Intorno a Entomodena ruotavano diverse attività. «L’evento vedeva coinvolti diversi servizi del Comune (il Centro Giovani, la Ludoteca di Villa Barbolini e il Museo della Bilancia), portava, due volte l'anno, centinaia di espositori da tutto il mondo (dalla Francia alla Germania, dal Giappone alla Colombia) e un numero di visitatori, specializzati o semplici curiosi, che si aggirava attorno alle 2mila persone. Per non parlare poi dell’iniziativa parallela di “Insettopoli” rivolta al pubblico dei più piccoli. In questo caso, attraverso incontri e laboratori, gli enti coinvolti andavano dal dipartimento di Bioscienze di Parma al Museo-Insettario di Padova, passando per il museo di Zoologia e l’Orto Botanico entrambi dell'Università di Modena. Entomodena aveva una forte ricaduta anche sulle attività della zona che beneficiavano della grande affluenza che l'evento richiamava: molti, infatti, erano gli alberghi, i ristoranti e i bar che si riempivano. Insomma, una manifestazione che farebbe invidia a molti paesi limitrofi. Nonostante questo, sembra per un problema di accavallamento date, la polisportiva ha superficialmente glissato sulla possibilità di rinnovare l’affitto all’associazione per il prossimo anno, preferendo affittare le date ad un’altra iniziativa, non cercando - sembra - un’alternativa. Non si poteva cercare una mediazione, magari coinvolgendo enti e attività che ormai erano inseriti a pieno titolo nella manifestazione? La stessa amministrazione comunale non aveva il compito di garantire sul proprio territorio un’iniziativa di tale qualità? Fermo e restando che la Polisportiva può decidere a propria discrezione di affittare a qualsivoglia attività gli spazi, con quale lungimiranza si può arrivare alla decisione di allontanare un evento di tale portata? Ironia della sorte Campogalliano rimane con un “pugno di mosche”». (f.d.)