Gazzetta di Modena

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L’AZIENDA DI CASTELNUOVO CHE HA DELOCALIZZATO IN ROMANIA

General Montaggi chiude l’attività e licenzia tutti

General Montaggi chiude l’attività e licenzia tutti

Prima l'indiscrezione, a fine gennaio, sulla fusione con una società rumena, poi le preoccupazioni e le conseguenti rassicurazioni. E oggi l'annuncio che tutti volevano scongiurare: la General...

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Prima l'indiscrezione, a fine gennaio, sulla fusione con una società rumena, poi le preoccupazioni e le conseguenti rassicurazioni. E oggi l'annuncio che tutti volevano scongiurare: la General Montaggi di Castelnuovo ha chiuso i battenti il 30 aprile scorso e con la cessazione dell'attività ai cento lavoratori sono arrivate le lettere di licenziamento. La decisione della chiusura è arrivata all’improvviso, senza alcuna comunicazione ai sindacati, tanto che la Fiom/Cgil ne è venuta a conoscenza attraverso le lettere di licenziamento portate dai lavoratori agli uffici del sindacato. «La scelta dell’azienda è preoccupante – spiegano Yawo Galli e Stefano Bassoli della Fiom/Cgil - anche perché non si registra una situazione di crisi, in quanto l’azienda ha da poco terminato la commessa per l’infrastrutturazione metallica dello Juventus Stadium e attualmente sta lavorando a un’altra commessa per gli stadi di Nizza, Bordeaux e Parigi per i campionati europei del 2016. L’azienda ha tenuto in questi mesi un comportamento ambiguo e scorretto con il sindacato, dimostrandosi ostile a qualsiasi confronto e collaborazione. Non ci convinceva la soluzione di una piccola azienda rumena (con capitale sociale di soli 8.000 euro) per poter entrare nel mercato dell’Est Europa».

La Fiom/Cgil ha subito chiesto un incontro con l’azienda per capire innanzitutto le ragioni della chiusura.

«Respingiamo i licenziamenti – aggiunge la Fiom – chiediamo l’immediato ritiro e che siano messi in campo tutti gli strumenti utili a garantire il posto di lavoro e il reddito dei lavoratori, anche attraverso l’attivazione di tutti gli ammortizzatori sociali a disposizione. E chiediamo alla Provincia di farsi parte attiva per un incontro urgente con i rappresentanti aziendali».