Gazzetta di Modena

Modena

Rogo in via Monte Grappa quattro anziani intossicati

di Stefano Totaro
Rogo in via Monte Grappa quattro anziani intossicati

Alle 3.40 l’incendio è divampato nell’appartamento all’ultimo piano ora inagibile L’inquilina: «Mi sono svegliata perché non respiravo. Poi ho fatto scendere tutti»

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«Facevo fatica a respirare, sentivo la gola secca. Stavo ancora dormendo e pure profondamente: nel sonno ho percepito di stare tossendo, che qualcosa era come se mi entrasse in bocca, nel naso. E così mi sono svegliata». Via Monte Grappa, all’altezza del largo incrocio con via Verdi, la palazzina (lato polisportiva Sirenella) dell’Acer il cui ingresso è proprio sull’incrocio. Nel cuore della notte, verso le 3.40, Patrizia Malaguti si trovata avvolta da una nebbia nera. «Ho capito che nell’altra stanza, a pochi metri dalla mia camera da letto, stava divampando il fuoco. Mi sono alzata di corsa, ho preso un cellulare accanto al letto e in un baleno sono uscita dalla porta. Il mio appartamento, al terzo piano, è di 47 metri quadrati, muri compresi ... ho impiegato davvero poco. Non so cosa sia successo, probabilmente un corto circuito o in cucina o in sala. Non avevo fumato in casa, ero andata fuori a cena, poi al cinema, al Victoria. Ero stanca e dormivo della grossa». Non appena si è trovata sulle scale, la donna ha cercato di avvisare le altre famiglie dello stabile «Ma ho fatto una gran fatica. Sono tutti anziani, era notte fonda, già ci sentono poco... In tutto qui ci dovrebbero essere nove famiglie, ma allo stato attuale ce ne sono quattro. Ho suonato, bussato a più non posso. Il fumo era insopportabile. Alla fine ci siamo trovati in strada in almeno una decina». Tutto lo stabile, infatti, era stato evacuato grazie all’intervento dei vigili del fuoco e della Volante (una anziana in carrozzina è stata trasportata di peso in strada) ma anche e soprattutto grazie alla buona volontà di Patrizia, di un altro residente e di un vicino che da fuori aveva sentito il boato e visto le lingue di fuoco che uscivano dalle finestre scoppiate dell’ultimo piano. «Ho chiamato i pompieri - spiega il residente che è anche sceso in strada - e ho cercato di avvisare quelli che abitano ai piani bassi. Ho anche tirato dei sassi contro le finestre, per svegliarli. E a chi si affacciava urlavo di fare presto». Patrizia Malaguti ha le mani fasciate da alcune bende a causa delle bruciature, ha qualche ecchimosi sulle braccia e sul volto. Altre 4 persone, dai 62 agli 88 anni, sono state portate in ospedale per il principio di intossicazione causato dal fumo. Stanno bene, non hanno avuto complicazioni di sorta. L’appartamento dove è divampato il rogo è stato dichiarato inagibile, altri sono stati solo danneggiati. Patrizia: «Per ora mi danno una stanza in albergo, poi l’Acer , spero, mi troverà un’altra sistemazione. Ho perso tutto, i mobili sono cenere, i documenti del portafoglio sono sbruciacchiati così come quelle due o tre banconote».