Gazzetta di Modena

Modena

Vigile si difende: era buio, io non c’entro

di Stefano Totaro
Vigile si difende: era buio, io non c’entro

L’avvocato di Patrizio Torelli: «Quella donna si è confusa con qualcun altro e non è nemmeno salita in auto con lui»

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Nessun pestaggio, la donna si è sicuramente confusa e non era in grado di riconoscere con precisione i vigili coinvolti nella vicenda perché, fra l’altro, c’era buio e lei non era nelle condizioni psicofisiche ottimali. Così fa sapere l’avvocato Giacomo Tognetti, il legale che difende Patrizio Torelli, l’agente scelto della polizia municipale indagato assieme a Paolo Passamonte, ufficiale di polizia giudiziaria e assistente scelto, e che si trova agli arresto domiciliari. Entrambi sono accusati di lesioni personali e falso ideologico commesso da pubblico ufficiale.

«Anzi - afferma il legale - il mio assistito si dichiara completamente estraneo dai fatti, per questo motivo, quando gli è stato consegnato il provvedimento degli arresti domiciliari, è rimasto esterrefatto. Intanto va specificato che quella donna, che si agitava e che si dimenava, è stata portata in auto al Comando di via Galilei dall’altro equipaggio, quello di Passamonte, e non dal suo. Quando quella donna si era scatenata buttandosi per terra e facendo forte resistenza, sul luogo dell’incidente era buio: è molto probabile che si sia confusa, che non possa aver riconosciuto con precisione chi aveva di fronte, considerando anche lo stato psicofisico in cui versava, alterata, confusa e ubriaca. Si è sbagliata nell’indicare, nel coinvolgere il mio assistito». Questo sarà, il contenuto delle dichiarazioni che Torelli stamattina alle 9 fornirà in tribunale a Modena al giudice durante l’interrogatorio di garanzia. Sarà ovviamente interrogato anche Passamonte, che attende con forza questo momento per raccontare la sua verità dei fatti. La vicenda, ricordiamo, ha inizio a fine luglio dell’anno scorso, quando una 46enne viene tamponata ad una uscita della tangenziale. Ubriaca, aggredisce chi l’ha tamponata e poi si avventura lungo la tangenziale e nei campi. Viene presa ed ammanettata da una Volante di polizia, riportata sul luogo dell’incidente dove oltre alla pattuglia dell’infortunistica, (dove c’era Torelli), era arrivata anche una pattuglia con Passamonte. Qui avviene lo scambio di manette, la donna dà in escandescenze, viene portata al Comando e poi in ospedale dove i medici riscontrano la frattura della mandibola. Nei verbali forniti singolarmente sull’accaduto da Passamonte e da Torelli sarebbero risultate delle versioni differenti, discordanti. Sulla vicenda il Diccap Fenal-Sulpm: «I fatti sembrano alquanto confusi, e comunque non spetta certamente al sindacato esprimere un giudizio, ma le perplessità sicuramente le ha sull'emanazione di un provvedimento restrittivo di questo genere e così in ritardo». Fp-Cgil: «A Modena gli operatori agiscono sempre con grande professionalità e correttezza, adottando comportamenti nel rispetto della deontologia professionale. Poi qualora qualcuno di loro dovesse violare questi comportamenti, è giusto che la magistratura faccia il proprio lavoro». Il Silpol: «La magistratura faccia chiarezza al più presto».