Gazzetta di Modena

Modena

Donna picchiata: i vigili rispondono al gip

di Carlo Gregori
Donna picchiata: i vigili rispondono al gip

Due ore e mezza di udienza per gli interrogatori di garanzia dei due agenti ai domiciliari per lesioni

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Due ore e mezza in tutto. È quanto è durata ieri mattina in tribunale, nell’aula grande del secondo piano, l’udienza del gip Eleonora Pirillo per l’interrogatorio di garanzia dei due agenti della polizia municipale agli arresti domiciliari, accusati di lesioni aggravate e falso ideologico per il presunto pestaggio di una 47enne carpigiana dopo un incidente in tangenziale avvenuto la sera del 29 luglio scorso. Del contenuto delle risposte e quindi delle singole versioni fornite dagli interrogati e di eventuali discrepanze, non è trapelato nulla.

A entrare per primo è stato l’agente dell’infortunistica Patrizio Torelli assistito dall’avvocato Giacomo Tognetti. Un’ora abbondante a porte chiuse per rispondere alle domande del giudice in merito a quella sera: Torelli era nella pattuglia dell’infortunistica che si stava occupando dell’incidente durante il quale la donna ubriaca è scappata a piedi: è stata intercettata da una pattuglia della polizia e, una volta ammanettata, è stata consegnata proprio a Torelli e a un collega.

Poi è stata la volta di Paolo Passamonte, l’assistente della municipale che con un collega ha preso in consegna la donna e l’ha portata al comando di via Galilei perché, secondo il rapporto, si era opposta all’arresto e da quella sede è uscita pestata e con la mandibola fratturata per finire al pronto soccorso e quindi essere refertata con una prognosi di quaranta giorni. Al suo arrivo, Passamonte, assistito dagli avvocati Pier Francesco Rossi e Marco Favini, si è mostrato sereno. Anche in questo caso nulla è trapelato di quanto ha risposto al giudice. Si sa solo che ha accettato di sottoporsi alle misure cautelari disposte dal magistrato: non ha chiesto alcuna revoca o sostituzione. Al massimo, i suoi legali si riservano nei prossimi giorni di ricorrere al Tribunale del Riesame.

E dopo la Cgil anche la Cisl Funzione pubblica di Modena esprime forte preoccupazione per gli arresti domiciliari dei due agenti della polizia municipale, accusati di aver procurato lesioni a una persona fermata dopo un incidente stradale.

«L'episodio si inserisce nell'ambito dei compiti assegnati oggi agli agenti di polizia municipale, chiamati a operare quotidianamente in situazioni che, pur complesse - spiega la Cisl Fp - sono risolte nella grande maggioranza dei casi in modo professionale e rispettoso delle persone. Auspichiamo che, con la collaborazione dei due agenti coinvolti e dei testimoni, la magistratura riesca a fare piena luce sui fatti. La precisa ricostruzione dell'episodio può fornire spunti di riflessione utili allo studio di soluzioni che devono contribuire a rafforzare la fiducia dei cittadini nei confronti di tutti gli agenti di polizia municipale e del complesso lavoro che sono chiamati a svolgere».