Gazzetta di Modena

Modena

Il branco finisce in carcere dopo le botte ad un 20enne

di Giovanni Vassallo
Il branco finisce in carcere dopo le botte ad un 20enne

Mirandola. Rapina e percosse al luna park per vendicare il furto di un telefono La polizia insegue e blocca i tre giovanissimi aggressori. Il ferito ha il naso rotto

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MIRANDOLA. Una rapina come regolamento di conti. Nasce proprio dalla volontà di vendicare un torto l’aggressione avvenuta lunedì, intorno alle 22.30, al luna park di piazzale Costa. Tutto prende origine da una chiamata partita dall’ospedale ed indirizzata alla centrale operativa della polizia, nella quale il medico di guardia segnala l’arrivo di un indiano che dice di aver subito delle percosse. Responsabili del gesto quattro marocchini in stato d’ebbrezza con cui l’indiano aveva già intrattenuto rapporti in passato, che alterati dall’alcol e con un bastone hanno malmenato il ragazzo salvo poi rubargli il cellulare, di marca LG. Alla base dell’aggressione il fatto che l’indiano venisse a sua volta ritenuto responsabile del furto di un cellulare, avvenuto qualche mese fa, perpetrato ai danni di un membro della stessa gang. Quando poi la volante è intervenuta sul posto ha notato due persone in procinto di darsi alla fuga a bordo di una bicicletta. Questi, una volta notata la presenza dei poliziotti ed incuranti del fatto che gli fosse stato più volte intimato l’alt, hanno cercato di dileguarsi nel nulla imboccando la circonvallazione in senso contrario dirigendosi verso il piazzale delle corriere.

Il tentativo però non è andato a buon fine: i due sono stati immediatamente riconosciuti, essendo già noti alle forze dell’ordine. La volante si è dunque recata presso l’abitazione di R.A., classe 1992, arrestandolo in flagranza di reato dopo che questi, ancora in preda agli effetti dell’alcol, aveva tentato di opporre resistenza: si tratta di un pluripregiudicato già noto per avere alle spalle diversi reati contro la persona, il patrimonio ed in materia di stupefacenti nonostante la giovane età. In seguito la volante si è recata presso il domicilio degli altri due aggressori, che hanno anche tentato di disfarsi del cellulare, lanciandolo dalla finestra. Anche in questo caso si tratta di ragazzi giovanissimi, e più precisamente di due fratelli nullafacenti: il primo, T.H. di 20 anni, è stato arrestato, mentre il secondo (17enne) è stato denunciato al tribunale dei minori di Bologna. L’ultimo elemento è già stato identificato ma è tuttora ricercato: si tratta di B.A., 23enne irregolare e senza fissa dimora. Per quanto riguarda infine il ragazzo malmenato, S.G. (classe 1994), si sa che risiede a Mirandola presso i moduli abitativi di via Mazzone e che in seguito alle percosse ha riportato la frattura del setto nasale e contusioni multiple alla coscia destra, guaribili in 25 giorni.