Gazzetta di Modena

Modena

La cultura che piace: libri filosofia e notti bianche

di Andrea Marini
La cultura che piace: libri filosofia e notti bianche

Alte presenze agli eventi in città. Bene anche la rete museale ed i teatri Coinvolta soprattutto la popolazione tra 18 e 44 anni, meno gli anziani

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Ha prevalentemente un’età compresa tra i 18 e i 44 anni, ma sono numerosi anche gli “over 50” (55-64 anni) con un livello di istruzione alto. Non si perde il Festival Filosofia e la Notte bianca, ma è anche un grande fruitore delle biblioteche comunali. Di quando in quando, fa una puntata ai musei, a teatro o al Forum Monzani per seguire gli incontri con gli scrittori e d’estate ama uscire per frequentare gli eventi in programma, specie se sono nel parco di quartiere.

In sintesi è questo l’identikit del modenese che frequenta e vive i luoghi e gli eventi culturali della nostra città, promossi dal Comune o da privati, che emerge dalla prima indagine di questo tipo svolta dall’assessorato alla Cultura del Comune per scoprire quale sia il rapporto dei cittadini con la proposta culturale nella nostra città. In tutto, sono state intervistate via telefono, mail o con questionari on-line 1474 modenesi ed il quadro che ne emerge è quello di una città in cui i modenesi usufruiscono a tutto tondo di quella che resta un’offerta ampia e variegata. Che sia completa oppure no, questo può essere un giudizio soggettivo. Di certo il giudizio complessivo fornito dalle 1474 persone interpellate è più che buono, visto che la media è un 7,2, ma per il 43% il voto è addirittura superiore e oscilla tra l’8 e il 10.

Ma entriamo nel dettaglio della ricerca, che mette in evidenza come la rete delle biblioteche sia non solo apprezzata, ma molto utilizzata. Sono infatti le biblioteche il luogo culturale più frequentato: il 49,7 % afferma di averci messo piede almeno una volta nel corso dell’anno. E di questi, il 62,5 % è frequentatore abituale.

Al secondo posto gli eventi dell’estate modenese (47,4%) seguito dalle proposte estive nei parchi (44,6%) per arrivare agli eventi degli eventi: il Festival della filosofia e il Nessun Dorma, la notte bianca.

Subito dopo – sorpresa? – si collocano i musei comunali (31,5%), seguiti dalla Galleria Civica. Registra buoni risultati anche il museo della figurina con in 19,1%. Bene la Fondazione Fotografia con un 29% di frequenze. Un elemento che sembrerebbe smentire quanti ritengono che la rete museale modenese sia carente o sottoutilizzata.

Nonostante le difficoltà economiche che creano problemi alla programmazione teatrale, forzatamente ridotta, sia il teatro Storchi, che il teatro Comunale fanno registrare buoni numeri di frequentazione. La prosa con il 30,8% e classica, lirica e balletto al Pavarotti con il 22,1%, ai quali vanno aggiunte le frequenze al Teatro Michelangelo (19,5%) e al Teatro delle Passioni con un 13,8%. La Sala Truffaut per il cinema d’Essai fa registrare un 12,2%.

Numeri tutto sommato positivi che lasciano soddisfatta l’amministrazione comunale. Tuttavia non mancano gli elementi sui quali riflettere ed impegnarsi. C’è infatti un 20,6% della popolazione maggiorenne che non ha partecipato nell’ultimo anno a nessuna delle attività culturali indicate. In prevalenza si tratta di donne nella fascia d’età compresa tra i 65 e oltre. Persone che hanno un livello di istruzione basso, prevalenza pensionati. Occorrerà quindi lavorare per cercare di coinvolgere maggiormente anche questa fascia di modenesi.