Gazzetta di Modena

Modena

L'ASSESSORE roberto alperoli

«Soddisfatto da questi numeri ma servirebbero più risorse»

«Soddisfatto da questi numeri ma servirebbero più risorse»

«Questa indagine conferma che la strada che abbiamo seguito in questi anni, mettere in rete la cultura con il sistema museale, le biblioteche, le associazioni, gli istituti, i parchi eccetera, è la...

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«Questa indagine conferma che la strada che abbiamo seguito in questi anni, mettere in rete la cultura con il sistema museale, le biblioteche, le associazioni, gli istituti, i parchi eccetera, è la strada giusta. E il tutto con risorse risicate: solo il 4% del bilancio comunale. Poi si può e si deve sempre migliorare, ma certo questi numeri sono un incoraggiamento per chi verrà dopo di me».

Roberto Alperoli, assessore alla Cultura uscente, non nasconde la soddisfazione per il sondaggio su eventi e luoghi della Cultura a Modena.

«Sono soddisfatto e per tanti motivi -prosegue - intanto perché solo il 20% dei cittadini dichiara che nel 2013 non ha mai partecipato a nessuna iniziativa, non era scontato ipotizzare che l’80% delle persone almeno una volta è uscita di casa per frequentare un luogo o assistere ad un evento. E di questi se il 30% lo ha fatto per un evento, il 50% ha partecipato a più iniziative».

Di questi numeri quali la colpiscono maggiormente?

«Sicuramente le biblioteche Il 62,5% dei modenesi è stato più di una volta nelle bliblioteche. Numeri che credo collochino la nostra rete a livelli elevati sul piano nazionale e che dimostrano come la scrittura e la parola abbiano un peso in questa città».

Non sembrano negativi nemmeno i numeri dei teatri.

«Si mantengono buone presenze nonostante la riduzione della programmazione a causa dei tagli; ricordo che dei 2 milioni di euro di risorse eliminate dal bilancio della cultura, uno ha riguardato proprio il teatro Comunale e la prosa».

Nell’hit parade degli eventi, l’Estate modenese, il Festival Filosofia, la Notte bianca la fanno da padroni.

«Esatto, ma se per il Festival Filosofia era prevedibile, ritengo molto interessante in prospettiva l’apprezzamento registrato dalle iniziativa dell’estate e quelle nei parchi in modo particolare. Eventi fatti davvero con briciole, contando sulla rete delle associazioni ».

Se con un 4% avete questi risultati, si potrebbe dire che possono bastare...

«Apprezzo la battuta, e rilancio dicendo che con un 6 o un 8% del bilancio ci sarebbero ampi margini per un maggiore coinvolgimento di persone. C’è comunque un 20% che non frequenta nulla, e si potrebbe irrobustire l’offerta culturale e la sua qualità. Penso ad esempio ai teatri veramente molto sacrificati quest’anno. In un mondo in cui sembra dominare la piazza virtuale, noi vogliamo aumentare il peso della piazza reale, dove la gente si ritrova per condividere le cose magari diventandone protagonista».

Anche i musei sembrano uscire bene dal sondaggio.

«Il sondaggio sembra confermare alcuni dati di crescita che abbiamo registrato tra il 2009 e il 2013 nei musei civici, nella galleria civica, il museo della figurina. Segno che non parliamo di luoghi di nicchia».

Che cosa si deve trarre da questa indagine?

«Penso che questa ricerca ci aiuti a non vedere la Cultura come un qualcosa di marginale, ma come qualcosa che ha un'assoluta centralità nella società: dai nidi fino alle case protette. Cosa che mi auguro spinga gli imprenditori locali ad investire di più su di essa. Il sistema economico modenese dovrebbe contribuire in modo maggiore al funzionamento del sistema perché la cultura è un ingrediente decisivo nella costruzione dell’identità, della qualità, della reputazione di un territorio».

È alla fine di questa esperienza: cosa le ha dato maggiore soddisfazione?

“Vedere che tutti gli istituti hanno incentivato il lavoro di rete con i soggetti esterni, lavorando per ampliare il pubblico o il numero di soggetti coinvolti. E i dati confermano che abbiamo portato pubblico nuovo. E poi l’estate fatta con pochi euro e grandi numeri».

Il progetto irrealizzato, che lascia al suo successore?

«Mi dispiace non aver fatto l'apertura domenicale della Delfini. Avrebbe un livello di gradimento straordinario. La domenica non sia solo per supermercati … Purtroppo comporterebbe un aggravio annuale di costi di 100mila euro. Poi non essere riuscito a organizzare “La notte della parola” con scrittori in ogni angolo della città».

Cosa farà Roberto Alperoli, quando non sarà più assessore?

«Vedremo… Di sicuro pubblico un libro di poesie dal titolo “Il cielo di oggi”». (a.m.)