Il comandante Chiari: «Arresti dei vigili, fare piena luce» - VIDEO
Il comandante sui due agenti accusati di lesioni a una donna: «Si arrivi a una verità, qualunque sia»
Giorno di festa ieri mattina per la polizia municipale che ha celebrato nel cortile di via Galilei i 154 anni dalla fondazione. Una manifestazione su cui però si sono allungate le ombre dell'indagine della Procura sui due agenti agli arresti domiciliari, accusati di lesioni aggravate e falso ideologico per il presunto pestaggio di una 47enne carpigiana. «È giusto che si faccia piena luce per arrivare alla verità, qualunque essa sia», ha detto durante il discorso di apertura il comandante Franco Chiari, richiamandosi alla vicenda dei due operatori indagati. Saluti anche di Antonino Marino, assessore uscente alla Sicurezza: «Lascio con un bel ricordo per il lavoro svolto. La municipale in questi anni è cresciuta, abbiamo portato avanti progetti strategici come ampliare il servizio su 24 ore, portare agenti sui quartieri e dobbiamo continuare su maggior presidio del territorio». Nel cortile del Comando tirato a lucido, alla presenza dei rappresentanti di Prefettura, polizia, carabinieri e Accademia militare, Chiari ha fatto anche il punto sulla situazione della municipale oggi, facendo riferimento alla «rinnovata Carta dei servizi per sottolineare il legame di fiducia e collaborazione con i cittadini, indispensabile al miglioramento della qualità sociale», ma anche sul rapporto con la città come la «sicurezza stradale e le attività educative svolte». Come testimoniano alcune classi delle medie Marconi, impegnate nel progetto “Programma sperimentale di educazione stradale ed educazione alla legalità”, presenti alla cerimonia con la loro professoressa Patrizia Mazzoli. «A scuola abbiamo parlato con gli agenti di alcune tematiche che sentiamo molto, come il bullismo o il litigio, ma anche dell'ambiente, dei reati ambientali e parlato della sicurezza stradale», raccontano all'unisono gli studenti Federico, Lowell, Davide, Elisabetta, Jacopo, Marcella e Sioham delle classi 2P e 3P Marconi. Presenti alla cerimonia anche le rappresentanze degli altri corpi di polizia municipale attivi sulla provincia modenese come l'Unione terre d'argine, Unione di Sorbara, Castelfranco, Frignano. «La municipale di Modena è la seconda in Regione per dimensione. Abbiamo 212 addetti e 24 operatori amministrativi», spiega Chiari che punta anche il dito contro la riforma delle pensioni: «Mette a dura prova il nostro lavoro perché una pattuglia impegnata sul territorio non può lavorare fino a 65 anni». Scatti di ruolo anche per diversi operatori della Municipale con il passaggio ad incarichi di assistente capo, sovrintendente maggiore, ispettore superiore e commissario. Cerimonia accompagnata dalle musiche eseguite da un gruppo di allievi del conservatorio Vecchi Tonelli di Modena e Carpi. «Oggi noi lavoriamo con una legge del 1986. Da allora ci siamo evoluti, ma auspichiamo che ci sia una revisione delle norme che riconosca diritti e tutele per i nostri operatori, ma che riconosca anche alle città di essere tutelate da un corpo di polizia municipale adatto ai tempi», osserva Chiari fino a settembre in capo alla municipale.