I nomadi e il futuro di Cortile
Assemblea con i candidati a sindaco che hanno illustrato proposte
Ci si aspettava un dibattito infuocato sui sinti, ma in realtà quello dei nomadi è stato soltanto uno dei temi trattati durante il dibattito fra i sei candidati a sindaco martedì sera al circolo Arci di Cortile. L'appuntamento, organizzato dal comitato Per Cortile, ha visto confrontarsi gli aspiranti sindaci, oltre che sui nomadi, sulla possibilità di costruire una nuova scuola nella frazione, dove si è registrato un incremento demografico, la situazione del verde pubblico, definito da molti partecipanti, “indecente”, la precarietà delle vie di comunicazione con Carpi, che sono un grave pericolo per automobilisti e studenti che ogni giorno viaggiano in scooter. Durante la serata sono volate anche parole grosse: Ermanno Losi del Pd ha apostrofato Giliola Pivetti, presente in sostituzione di Giorgio Verrini di Carpi Futura, con il termine "pidocchia" mentre si parlava di manutenzione del verde, alludendo al fatto che Pivetti è solita criticare un'amministrazione di cui essa stessa faceva parte. Losi, ieri, si è scusato dei toni forti. Non poteva mancare, poi, la domanda su che cosa farebbero i candidati per risolvere il problema dei nomadi. Giliola Pivetti, capogruppo di Alleanza per Carpi, ha sostituito il candidato di Carpi Futura, Giorgio Verrini, e ha indicato la divisione di ciascuna delle famiglie di sinti da trasferire su terreni inutilizzati del Comune come soluzione corretta. Eros Andrea Gaddi del Movimento 5 Stelle ha sottolineato la necessità di condividere il percorso con i cittadini, dividendo i nomadi in macroaree, così come Cristian Rostovi di Ncd FdI. Alberto Bellelli, atteso al varco sull'argomento, ha espresso contrarietà alle microaree pubbliche: «I sinti devono andare su terreni di loro proprietà. Il senso di responsabilità non matura se rimangono sul pubblico. Ad oggi, i sinti hanno iniziato a pagarsi le utenze con gli allacciamenti che abbiamo predisposto». Sara Rovatti di Carpi Bene Comune ha evidenziato che «esistono vincoli paesaggistici sul terreno di via dei Fuochi e pertanto è necessario rispettare le regole, aprendo un tavolo di confronto fra carpigiani e sinti per decidere insieme». Roberto Benatti di FI, Lega e Carpi del Fare ha semplicemente sottolineato come il «campo nomadi vada chiuso viste le condizioni vergognose in cui versava. Perché affrontare questo tema in modo partecipato sarebbe inutile, dato che nessuno vuole i sinti come vicini di casa». Durante la serata non sono mancati momenti comici: come quando Pivetti ha estratto un Arbre Magique, definendolo “deodorante all'essenza di ballottaggio” e c'è stato un battibecco al femminile tra Rovatti e Monica Medici del M5S in materia scolastica. (s.a.)