Impianti sportivi la giunta cambia linea «Gestioni a bando»
Il Csi solleva il caso della trasparenza sulla struttura ex Fiat e poche ore dopo in municipio si decide di indire le gare
«Pensavamo che l'ultima prodezza della giunta Pighi, dopo i chioschi, fosse quella della nomina alla presidenza delle Farmacie Comunali a soli quindici giorni dal voto. E invece, in termini di mancata trasparenza, c'è dell'altro. Abbiamo appreso che l'amministrazione comunale intende affidare senza bando, senza manifestazione d'interesse, senza una gara ad invito, senza incontri ufficiali tra i soggetti che in città gestiscono impianti, una delle aree più importanti a livello sportivo e sociale per Modena». Non va per il sottile il presidente del Csi Modena (Centro Sportivo Italiano) Stefano Gobbi. Si tratta dell'area della Cnh (ex Fiat), un complesso di 46mila metri quadrati dove hanno sede impianti sportivi.
«Siamo nel cuore del quartiere Sacca - spiega Gobbi - dove ogni presidio sociale è prezioso per la vita della comunità. La decisione che questa amministrazione sta prendendo va contro ogni logica di trasparenza. Da oltre un anno l'ente di promozione che rappresento ha richiesto, per conto di società che da anni attendono risposte in merito all'utilizzo di impianti pubblici, la possibilità di sedersi ad un tavolo per mettere in fila tutte le esigenze e le richieste del territorio. Tutte, e non solo una parte. Qui c'è l'incapacità - non ci permettiamo nemmeno di pensare che sia un problema di volontà - di ascoltare tutte le parti, scegliendo sempre la via più comoda. Non è costume del Csi alzare i toni della normale dialettica tra enti e amministrazione, ma questa volta la misura è colma. Il Comune sapeva dal 30 novembre scorso che l'area sarebbe tornata in sua disponibilità e non può quindi parlare di procedura d'urgenza. C'è stato tutto il tempo per indire un procedimento di evidenza pubblica e costruire un percorso per le graduatorie di merito con criteri di valutazione che il Comune ad oggi non ha. Il Csi non chiede un posto in prima fila, ma semplicemente un percorso partecipativo nell'utilizzo del bene pubblico e criteri chiari per assegnarne l'utilizzo. Era questa l'occasione per far partire un nuovo corso nell'assegnazione degli impianti, cosa che il Csi aveva già espresso pubblicamente al candidato sindaco Pd Gian Carlo Muzzarelli, con il quale il dialogo è già avviato in modo proficuo su tutte le tematiche che riguardano lo sport e il terzo settore che rappresentiamo. Ci dispiace che Muzzarelli si trovi ora a dover gestire anche questa situazione imbarazzante. Situazione nella quale anche la tanto sbandierata consulta comunale dello sport, della quale anche il Csi fa parte e che ha il compito di indirizzare l'amministrazione nelle scelte strategiche di natura sportiva, ha brillato per la totale assenza».
Il Csi rilancia la palla al Comune: «Alla luce di tutto questo, comprendendo che l'imminente scadenza del diritto di superficie comporta una responsabilità pubblica nel tenere aperto l'impianto a disposizione della comunità, auspichiamo la convocazione immediata di un tavolo di confronto che in tempi brevi porti ad una soluzione condivisa».
Ieri sera, con un tempismo olimpico, la giunta, ben sapendo delle polemiche, ha preso una decisione e diramato una breve nota: «Le accuse di Gobbi non sono vere: la giunta ha deciso questa sera di proporre una soluzione transitoria di un anno, per garantire la gestione dell’impianto, a tutte le polisportive e i comitati cittadini del territorio. Questa soluzione transitoria allinea la scadenza dell’impianto alle altre gestioni della città che sono state tutte prorogate di un anno in vista delle gare che assegneranno le gestioni. La giunta ha così seguito criteri trasparenti in questa fase e seguirà gli stessi criteri anche nella fase delle gare».