Susy Blady viaggia verso L’Europa - VIDEO
La turista più famosa della tv in città per presentare la sua candidatura nei Verdi
In città si parla ancora di ambiente, ma questa con lo sguardo rivolto alle Europee. Chi lo fa è Susy Blady, la viaggiatrice di professione più famosa di Italia candidata con i Verdi al parlamento europeo, che nella giornata di ieri al Caffè Concerto ha presentato alcuni punti del programma del partito europeo. È capolista per il nord-est italiano, ma è anche candidata nella circoscrizione del centro. Insomma un altro volto noto della televisione italiana che si candida per le elezioni europee, ma la giustificazione della candidata arriva subito, sperando che «il fatto di essere un personaggio conosciuto susciti nelle persone un senso di affidabilità nei miei confronti. Attraverso i miei viaggi ho da sempre voluto mette in primo piano il mio impegno sociale e far conoscere alle persone che mi seguivano da casa il mondo e le sue problematiche». Cosa ha spinto Susy Blady a candidarsi per i Verdi è stato il repentino cambio di clima che ha portato sull'Italia, e in particolare in pianura padana, eventi che prima non si erano mai manifestati con così tanta intensità: terremoti, trombe d'aria, alluvioni. «Questa terra purtroppo è sintomo che qualcosa sta cambiando in peggio e quello che dobbiamo fare è cambiare la rotta». Se il partito dei Verdi è rimasto fuori dal parlamento italiano, in quello europeo può considerarsi il quarto più grande e la candidata vuole cercare «di portate le specificità e le problematiche italiane in Europa, perché vogliamo un Europa che metta al centro il cittadino e i suoi problemi». Accanto alla turista per caso, c'è Mariachiara Calanca, giovane candidata per il partito dei Verdi, come anche per il consiglio comunale di Bastiglia, che sfortunatamente di eventi climatici straordinari ne sa qualcosa. «Sono attiva nel partito già da parecchi anni, ma dopo l'alluvione di gennaio ho avuto una consapevolezza maggiore di quanto sia importante mettere in luce i problemi delle nostre terre e avere dei piani di emergenza adeguati». Un'Europa aperta, che punti sulla green economy, che abbia più strumenti per i diritti degli animali, che superi la crisi attraverso la revisione del Fiscal Compact, che sia libera dagli Ogm e più equa.
Beatrice Ferrari