Tasse, centro e sicurezza: gli imprenditori incalzano
Rete Imprese presenta quattro quesiti ai candidati a sindaco: «Dateci risposte» Parole d’ordine: negozi penalizzati, censura commerciale sull’ex Cisa e affari
Rete imprese Italia interroga i candidati a sindaco. In un incontro con la stampa le associazioni imprenditoriali hanno posto ai sei competitori quattro quesiti.
La prima domanda riguarda l’imposizione fiscale, e arriva da Carlo Alberto Valentini, direttore di Confesercenti. «Chiediamo l’esclusione degli immobili strumentali d’impresa dall’ambito applicativo della Tasi e dell'Imu, o quantomeno un applicazione minima di tali imposte, che rischiano di gravare pesantemente sugli imprenditori, specie quelli più piccoli. Oltre a questo chiediamo a chi sarà sindaco di valutare insieme alle associazioni di categoria le tecniche di calcolo della Tari, la tassa sui rifiuti, per evitare un imposizione eccessiva legata solamente alla dimensione degli spazi aziendali o alla categoria di appartenenza merceologica». Il riferimento alla Tari, hanno specificato da Rete imprese Italia, è relativo soprattutto a ristoranti e negozi di alimentari, che rischiano un salasso a fronte di una produzione di rifiuti non certo eccezionale.
«Il secondo questito - ha spiegato il presidente di Lapam, Matteo Spaggiari - riguarda il centro storico, dove la crisi ha portato alla chiusura di diversi negozi. Cosa intendono fare i candidati per rilanciare il commercio, anche quello ambulante? Cosa prevedono per incentivare il turismo?». La domanda di Spaggiari si amplia poi a tutto il territorio comunale: “cosa propongono i sindaci - chiede - per incentivare l’imprenditoria e creare nuove imprese? Quali le proposte e le idee per aiutare le attività già avviate e rilanciare l’economia?».
La terza domanda riguarda invece l’urbanistica, in particolare il centro storico e il comparto ex Cisa. A porla è Marco Casolari, dell’Ascom Confcommercio. «Il progetto per l’area Cisa – spiega – risale a diversi anni fa, quando il contesto economico era molto più fiorente. I candidati intendono portarlo avanti senza modifiche? Lo ritengono ancora adeguato? Secondo noi il centro storico deve essere potenziato e salvaguardato, evitando di realizzare insediamenti commerciali di grandi dimensioni e di grande attrattiva in periferia, come è accaduto altrove con outlet e grandi centri. Inoltre chiediamo quali siano le proposte riguardo la viabilità, i parcheggi e il destino di piazza Martiri Partigiani, che, in ogni caso, necessità di interventi per contrastarne il degrado funzionale degli ultimi anni».
A chiudere il ciclo di domande Francesco Stasi della Cna: «Come Rete abbiamo sempre sostenuto l’Unione, possibile soluzione all’eccessiva burocrazia e alla disomogeneità normativa. Quali sono le idee dei candidati circa le incombenze da attribuire all’Unione? Riusciremo a farla partire al 100%, con all’interno polizia municipale, sportello unico delle attività produttive e servizi sociali?».
Da “Rete imprese Italia” ora attendono risposte. Altro invito ai candidati quello di non cedere sulla sicurezza, potenziando ancora di più il controllo del territorio, per rendere Sassuolo appettibile commercialmente anche a chi viene da fuori.