Berlinguer ritratto da Walter Veltroni
All’Astoria di Fiorano il film e il libro illustrati nell’incontro con il loro autore
FIORANO. Serata di cinema e letteratura al Teatro Astoria con Walter Veltroni per “Fiorano incontra gli autori”, organizzato dal giornalista Roberto Armenia. Un appuntamento, alle 21 di oggi, in nome di Berlinguer che Veltroni fa rivivere, in modo coinvolgente, nelle immagini di un film, prodotto da Sky Cinema e Palomar, e nelle pagine di un libro (Rizzoli Editore, pp. 230, 18 euro) che recano il titolo “Quando c'era Berlinguer”. E su questa eccezionale figura di leader, che ha segnato la storia politica e sociale del nostro Paese, si soffermerà Veltroni, questa volta nelle vesti di regista, oltre che di giornalista e scrittore, per evidenziare il ruolo che Berlinguer ha auto nel portare moralità alla politica, cogliendo “in quegli anni la grande ansia di cambiamento, che veniva dal Sessantotto”. Per una viva ricostruzione del personaggio, ormai mitico, fondamentali le testimonianze di Napolitano, Ingrao, Macaluso, Gorbaciov, Pajetta, ma anche di Gaber, Jovanotti, Benigni, della figlia Bianca e dello stesso Veltroni, allora ventenne (1975). Senza dimenticare le interviste di Eugenio Scalfari, di Alfredo Reichlin, di Achille Occhetto, ultimo segretario del PCI, del brigatista Alberto Franceschini, e i legami con Modena, dove egli approdava come giovane dirigente alla Casa del Popolo, alla Festa dell'Unità (1977), accompagnato dal sindaco Bulgarelli. E nel 1981 a Fiorano l'incontro con Enzo Ferrari. Le immagini sanno raccontare il grande personaggio che si è battuto a favore delle donne e ha visto lontano nell'affrontare questioni sull'ecologia, l'ambiente, la “green economy”. Una figura carismatica, capace di sostenere con fermezza le sue idee, come quelle della democrazia come valore universale, del rispetto della proprietà e dell'iniziativa privata che non potevano piacere al potere sovietico, tanto che il suo discorso al Cremlino registrò applausi solo per sette secondi.
Tutto evidenzia una chiara personalità, apprezzata anche dai non comunisti. Il che spiega la commozione di oltre un milione di persone presenti a Roma, in piazza S. Giovanni, il 13 giugno 1984, per l'addio ad un uomo-guida che aveva consapevolezza della “politica come passione, servizio, missione più che come professione vocata al potere”. È quanto emerge pure dal libro-saggio che si arricchisce di ulteriori testimonianze sulla politica internazionale di Berlinguer, di un appendice di 30 “lettere dal carcere”, dal 17 gennaio al 23 aprile 1944, indirizzate ai familiari, quando a 22 anni era rinchiuso nei luoghi di pena fascisti.
La serata inizia con l'introduzione di Veltroni, per poi passare alla visione del film che dura oltre un'ora. Seguirà il dibattito con il pubblico, moderato da Armenia. Circa 700 i posti in Teatro. L'ingresso è libero.