Gazzetta di Modena

Modena

la mobilitazione non si ferma

Via Emilia Est, 408 no alla ciclabile

Via Emilia Est, 408 no alla ciclabile

Prosegue la lotta contro il progetto; la petizione in Comune

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Ciclabile di via Emilia Est, i commercianti proseguono la lotta per fermare il progetto. Dopo alcuni incontri promossi da Rete Impresa Italia Modena - a cui aderiscono Confesercenti, Ascom-Confocommercio, Lapam- Lincom e CNA, con la partecipazione dell'Amministrazione Comunale e la conferenza stampa per mostrare cosa comporterebbe la realizzazione di una pista ciclopedonale, tra l'incrocio di via Ciro Menotti e quello con via Del Pozzo, che creerebbe numerosi disagi per commercianti, residenti e cittadini.

L'ultima tappa della mobilitazione dei commercianti risale a ieri, quando hanno presentato una lettera, con annesse ben 408 firme, indirizzata al comune e al sindaco, nel quale si chiede l'immediata sospensione del progetto. Ma le richieste non sono finite qui. Infatti, accanto all'abolizione del progetto che «risulta essere data per scontata considerati i limiti progettuali che si sono potuti riscontrare con chiarezza dalla camminata fatta in loco, un paio di mesi fa con gli assessori Giacobazzi e Arletti» come spiega Fulgenzio Brevini, coordinatore sindacale di Confesercenti, viene anche richiesto nuovo incontro con una delegazione di operatori per discutere del nuovo progetto.

Quello che vogliono i commercianti è un confronto diretto con chi questi progetti li crea, ma che non sembra aver coscienza della realtà. Infatti, per questo specifico caso, la costruzione della pista ciclopedonale prevede che il dehors del bar Mascagni venga completamente eliminato. Come altri gravi problemi risulterebbero dall'eliminazione di numerosi parcheggi e dalla congestione che si creerebbe nelle vie limitrofe, già piene di macchine nelle prime ore di mattino.

La lettera consegnata ieri in Comune spiega come gli operatori considerino «la questione del parcheggio di fondamentale importanza per il progetto che si andrà a definire. Non ci deve essere alcuna riduzione dei posti auto». Il progetto dunque «dovrebbe avere come obiettivo il mantenimento dello stesso numero di posti auto oggi presenti anche attraverso il recupero di alcuni spazi, come l'area occupata dal distributore adiacente via Mascagni, ormai dismesso. Questi spazi potrebbero essere rifunzionalizzati a parcheggio. Le strade limitrofe a via Emilia Est di fatto alle 9 del mattino sono già sature di auto e non sarebbero in grado di accoglierne altre», continua Fulgenzio Brevini. Commercianti quindi che hanno idee chiare e che vogliono un progetto che venga incontro alle loro esigenze, per poter salvare le loro attività in un periodo abbastanza delicato per l'economia. «Diventa per noi evidente, tuttavia, stante anche la esperienza lacunosa del tavolo di confronto su Piazza Roma che deve trattarsi di un coinvolgimento reale delle associazioni e degli operatori già nella fase di definizione del progetto e non in quello della sua ultimazione che comporta inevitabilmente solo aggiustatine. Per questa ragione valuteremo, assieme alle altre associazioni e agli operatori la necessità di essere affiancati da un tecnico di parte. Diamo quindi il nostro pieno sostegno all'iniziativa degli operatori di via Emilia Est, che si aggiunge a quella degli operatori di via Giardini, dove si sono raccolte più di 1400 firme» conclude Brevini.

Beatrice Ferrari