Gazzetta di Modena

Modena

Così gli studenti diventano amici e donatori dell’Avis

di Andrea Gilioli
Così gli studenti diventano amici e donatori dell’Avis

L’associazione sassolese ha tenuto ben 150 incontri e lezioni nelle classi Prevenzione e solidarietà. Torri: «Tanti poi decidono di aiutare concretamente»

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«Andare nelle scuole per sensibilizzare alla donazione e più in generale per educare i giovani alla prevenzione delle malattie trasmissibili per via sanguigna», questo l'obiettivo dell'Avis sassolese, che, solo nell'anno scolastico in corso ha svolto ben 150 incontri tra i banchi. La maggior parte, 120 per la precisione, quelli svolti tra le mura delle scuole superiori, «dove i ragazzi – spiega Valerio Torri, responsabile per il rapporto con le scuole - spesso in procinto di diventare maggiorenni, e, pertanto, possibili donatori, vengono informati sul funzionamento dell'Avis e sull'importanza delle donazioni, in grado di salvare vite umane». Il progetto va avanti già da molti anni e «le scuole – spiega il vicepresidente dell' Avis Carmelo Gullo - sono da sempre una fonte molto importante, da cui arrivano ogni anno oltre un centinaio di nuovi donatori. Nelle classi la risposta dei giovani è sempre molto positiva e spesso si instaura un dialogo e un confronto che va oltre l'orario previsto per gli incontri». «Quelli svolti nelle scuole – continua Torri - non sono solo momenti di informazione sull'associazione ma delle vere e proprie lezioni, concordate con gli insegnanti, durante le quali si cerca di spiegare quali siano i comportamenti a rischio per la salute e quali siano i pericoli legati alle malattie trasmissibili col sangue, su cui spesso i ragazzi non sono informati. Nei giovani c'è molta voglia di sapere e questo, purtroppo, significa che manca un adeguato livello di informazione sui temi della salute». Oltre alle scuole superiori anche le medie e le elementari sono state interessate dai progetti Avis. «Ai bambini – prosegue Valerio Torri – cerchiamo di insegnare i valori della solidarietà e dell'altruismo, oltre che dare un infarinatura sull'Avis e sul concetto di donazione. A questo scopo abbiamo anche realizzato, grazie ad alcuni sponsor, un diario scolastico, distribuito nelle scuole primarie, dove in alcune pagine viene spiegata l'importanza di donare». In totale sono stati 17 gli incontri nelle scuole elementari, spesso partecipati da diverse classi. Quanto alle scuole medie ad essere interessate sono state ben 11 classi. L'Avis di Sassuolo in questi giorni sta completando i cicli nelle scuole superiori, con la presenza, in orario scolastico, dell' autoemoteca, all'interno della quale i neo maggiorenni che vogliano diventare donatori possono effettuare gli esami del sangue preliminari. Per coloro che risulteranno idonei si apriranno poi le porte dell’Avis, che da settembre sarà nella nuova sede al direzionale “I Quadrati”.