«Ex Sant’Agostino: via la biblioteca metteteci la Civica»
Dopo le critiche al progetto di trasferimento dell’Estense Italia Nostra lancia un’idea che eviterebbe anche le torri
Non solo critiche sul Sant'Agostino da parte di Italia Nostra, ma una proposta alternativa allo spostamento delle biblioteche Estense e Poletti previsto tra 2017 e 2018, con l'associazione di tutela che propone di collocarvi Galleria civica, museo della figurina Panini e collezioni fotografiche della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. È questa la novità contenuta nella nota diffusa ieri dal direttivo modenese di Italia Nostra, scritta dall'ex giudice Giovanni Losavio che sulla Gazzetta nei giorni scorsi aveva parlato a proposito del restauro dell'antico ex ospedale civile di “progetto illegale secondo il codice dei beni culturali e il psc comunale”. Losavio che martedì ha avuto uno scontro molto acceso con il direttore della Biblioteca Estense Luca Bellingeri parla di “Cinque buone ragioni per non trasferire le biblioteche perché i modenesi non si sono resi conto delle conseguenze e dell'impatto del trasferimento. I depositi automatici previsti, le cosiddette “lame librarie” (progettate da Gae Aulenti, ndr) non sono sicure per la conservazione dei materiali, impiegano quantità elevatissime di energia, non garantiscono la continuità del servizio di estrazione e ricollocazione dei libri. Per non parlare della loro altezza, in totale contrasto al piano regolatore del Comune. Le biblioteche si possono espandere verso l'ex ospedale Estense a costi molto più ridotti, senza traumi per libri e strutture, in modo “fisiologico”. Inoltre il problema della scarsità di personale tecnico-scientifico che affligge le biblioteche non si risolve con lo spostamento di sede e anzi si aggrava in modo consistente. Queste biblioteche, per le loro caratteristiche intrinseche, non possono attrarre centinaia di utenti al giorno come sarebbe auspicabile, visto anche il costo e la complessità dell’operazione proposta. Occorre considerare il trasferimento di altri istituti culturali, come la Civica e il museo della Figurina. Inoltre la prima cosa da fare per valorizzare queste biblioteche è un grande progetto di catalogazione e digitalizzazione che renda visibili sul web questi patrimoni, spesso unici, che potenzialmente interessano studiosi e ricercatori di tutto il mondo». Insomma quello di Italia Nostra è un vero e proprio progetto alternativo a quello da oltre sessanta milioni - 42 per l'imminente restauro oltre all'acquisto del palazzo voluto dall'ex presidente della fondazione Baldini - deciso da un protocollo del 2007 tra Comune, Fondazione e Ministero dei beni culturali. «Il trasferimento delle biblioteche Estense (statale) e Poletti (comunale) sarebbe negativo - prosegue Losavio - perciò vorremmo così porre l'attenzione sulle biblioteche, i loro patrimoni e i loro servizi. Abbiamo assistito negli ultimi anni al fatto che molte biblioteche, anche vicino a Modena, restaurate con consistenti investimenti pubblici e privati si sono trovate nel giro di poco tempo ad avere problemi gestionali, soprattutto a livello di personale e di spazio». Losavio conclude ricordando che spostando Civica e museo della figurina si libererebbe spazio importante per allargare la biblioteca Delfini a Palazzo Santa Margherita. Inoltre, sempre secondo l'esperto di Italia Nostra, figurine e arte contemporanea nel “nuovo” Sant'Agostino renderebbero molto maggiore il pubblico rispetto alla presenza delle biblioteche storiche della città.
Stefano Luppi