Ferrari produce meno ma cresce ancora
Positivi fatturato (+12,5%) e utile netto (+5%). Montezemolo: «Grandi investimenti nel prodotto e nella Formula Uno»
Ricavi a 620 milioni di euro in aumento del 12,5%, utile netto a 57 milioni a +5%. Questi i dati per i primi tre mesi del 2014 di Ferrari, il cui consiglio di amministrazione si è riunito ieri, confermando ancora una volta la volontà di mantenere sotto le settemila vetture la produzione totale.
«Il primo trimestre dell’anno – dicono dalla Casa del Cavallino Rampante – fa segnare una crescita di tutti i principali indicatori economici, un risultato rilevante se si considera che è in atto l’uscita di produzione della California mentre la nuova California T non è stata ancora consegnata». Il fatturato è cresciuto del 12,5% raggiungendo i 620 milioni di euro a fronte di un calo delle vetture omologate consegnate pari al 6%: sono state, infatti, 1.699, 100 in meno dello scorso anno. L’utile netto, supera i 57 milioni di euro con una crescita del 5% mentre quello della gestione ordinaria si conferma a 80 milioni di euro. Record per la posizione finanziaria industriale netta che al 31 marzo sfiora un miliardo e mezzo di euro, un valore mai raggiunto prima e che è in costante crescita tanto da essere raddoppiato negli ultimi due anni. Ottimo anche il flusso industriale di cassa che ha raggiunto i 129 milioni. Sui diversi mercati di riferimento, si osserva come persista forte la domanda da parte degli Stati Uniti, con una crescita dell’8% con 494 vetture. Continua l’incremento del Medio oriente che sale del 6% con 150 consegne. In Estremo Oriente il Giappone quasi raddoppia rispetto allo scorso anno con 128 vetture, 57 in più rispetto al primo trimestre 2013. Bene la Cina che con 73 vetture consegnate cresce del 4%: c’è forte attesa per la 458 Speciale tanto che in tutta la Grande Cina (Repubblica Popolare Cinese, Hong Kong e Taiwan) il portafoglio ordini è aumentato nei primi tre mesi del 42%. In Europa sostenuta la domanda nel Regno Unito: con 168 vetture consegnate (+3%) si conferma il primo mercato del continente. Torna a salire l’Italia che, con 63 vetture, fa registrare un +13% anche se su base annua si prevede che il mercato resti marginale (meno del 3% sul totale). Ancora lieve contrazione in Germania dove le consegne sono state 162, circa 30 in meno dello scorso anno, in linea con la decisione di limitare le vetture nei mercati più maturi e con l’effetto fine ciclo vita della California. Riguardo al brand, crescita del fatturato retail diretto del 19% e di quello dell’e-commerce del 10%.
Il presidente Luca di Montezemolo ribadisce: «Anche quest’anno vogliamo mantenere sotto le 7mila vetture la produzione totale aumentando i risultati economici. Un impegno ancora più sfidante visti i forti investimenti nel prodotto e nella Formula Uno».