Gibertoni: «Ritrovare moralità»
I grillini l’hanno scelta sul web: «Giuste competenze per stare dalla parte dei cittadini, non delle lobby»
Giulia Giovanardi è un fiume in piena. Con la sua candidatura alle elezioni europee nel Movimento Cinquestelle, scelta come previsto dai grillini sul web, sta macinando chilometri e incontri. Di formazione universitaria, con esperienze anche nell’insegnamento, la Gibertoni sta mettendo tutte le sue conoscenze e le sue sensibilità nel progetto del movimento. Con al fianco il candidato sindaco Marco Bortolotti ha spiegato le sue convinzioni: «Chiariamo subito che la nostra posizione non è necessariamente quella di uscire dall’euro, noi siamo pronti a discutere e non siamo la Lega Nord. Di fatto, con queste elezioni, dobbiamo far capire alla gente che per la prima volta si va a votare davvero per l’Europa e l’Italia ci entrerà per la prima volta solo votando per il Movimento».
In realtà, proprio alcuni giorni fa, la candidata del Pd Alessandra Moretti aveva detto l’esatto contrario: «Votando i grillini si vota il nulla».
Critica immediatamente rispedita al mittente dalla stessa Gibertoni: «Prima il Pd chiede una dichiarazione di appartenenza, parla di scelte ma quando si trova di fronte al voto in aula non fa mai l’interesse pubblico ma solo del suo partito. Questa io la chiamo malafede. Ed è l’atteggiamento che subiamo da anni. Accade anche a livello locale. Il famoso passare “dalle parole ai fatti” deve veramente essere applicato se si vuole dare un’alternativa a questo Paese e a questi governi. Dicono così, dal Pd, perché sanno bene che si arriverà ad un testa a testa col Pd e rischiamo di arrivare ad essere il primo partito. È votando il Pd che si vota il nulla. Noi stiamo già pensando ad una coalizione con altri partiti di altri Paesi per costituire un gruppo parlamentare che lasci un segno significativo, giorno per giorno. Dicono che siamo noi a dire di “no”. Certo, lo facciamo, ma i nostri sono “no” ponderati, i “no” gravi sono quelli che vengono dai partiti solo per ragioni di lobby e appartenenza».
Gibertoni sta anche sul livello locale: «Diremo chiaramente quale è la voce dei nostri territori, e non ci sarà distanza tra noi e i cittadini, Diremo che l’Emilia Romagna non può diventare il luogo dello stoccaggio del gas, diremo che il nostro patrimonio è da salvaguardare e da difendere e non da rendere vulnerabile col depotenziamento delle Soprintendenze voluto da Renzi. Ci batteremo per il dissesto idrogeologico, che non è un problema solo di Modena e per il controllo dei cantieri nelle zone terremotate. È la volta buona per sostituire finalmente l’interesse corporativo che l’Europa ha sempre espresso, con l’interesse pubblico per ristabilire una professionalità sana anche nella politica, e uno spirito di servizio che oggi manca».
«Parlano di competenze - prosegue Gibertoni - Allora dicano anche quali devono essere le competenze che servono. Noi lo sappiamo. Sappiamo che la competenza all’insabbiamento, come quella mostrata da Errani sulla commissione Ichese, non ci appartiene. Ci compete, invece, la competenza alla moralità, che questa classe ha mostrato solo per interessi di parte. Sembriamo su un set cinematografico ed è ora invece di tornare alla realtà della partecipazione».
Davide Berti