«Quell’impianto inquina come 9000 auto»
«L’ok alla realizzazione dell’impianto a biogas dell’azienda agricola San Lorenzo Borsari in via Mislè a Nonantola è uno fra gli ultimi atti con cui gli enti locali chiudono ingloriosamente i loro...
«L’ok alla realizzazione dell’impianto a biogas dell’azienda agricola San Lorenzo Borsari in via Mislè a Nonantola è uno fra gli ultimi atti con cui gli enti locali chiudono ingloriosamente i loro mandati». A dirlo è il Comitato Ambiente è Salute di Nonantola. «In un Comune fra i più inquinati d’Europa, Nonantola, ancora una volta saranno i cittadini e le famiglie a pagare in termini di salute, qualità della vita, dell’ambiente. Due erano gli obiettivi che la tangenziale avrebbe dovuto conseguire:sgravare il centro dal transito quotidiano di oltre 23.000 veicoli e dai pericoli ad esso connessi; ridurre il loro disastroso impatto inquinante rendendo più fluido il transito. Il secondo obiettivo è stato completamente vanificato dall’entrata in funzione dell’impianto biogas all’imbocco est della tangenziale direzione Bologna – Modena. Gli enti competenti hanno espresso parere favorevole alla emissione in atmosfera di un ulteriore quantitativo di inquinanti pari a quello prodotto da circa 9.000 autoveicoli EURO5 che percorrono 30.000 chilometri l’anno. La maggior parte di questi impianti denominati impropriamente “biogas” dovrebbero produrre energia elettrica pulita; in realtà già dal 2011/2012 quando iniziarono a essere autorizzati a tutto spiano in Italia con procedura semplificata (oggi sono circa 1.200 ) , era risaputo che erano una sorta di imbroglio ecologico, una maledizione per i territori e l’agricoltura. Inoltre rappresentano una truffa ai danni di noi utenti elettrici, che attraverso il pagamento della bolletta dell’elettricità (riquadro A3) siamo costretti, nostro malgrado, a finanziare biomasse e inceneritori».