Gazzetta di Modena

Modena

lista tsipras

Tsipras contro il Job Acts di Renzi: «Chiamiamo questa piazza Grande Vergogna» - VIDEO

Tsipras contro il Job Acts di Renzi: «Chiamiamo questa piazza Grande Vergogna» - VIDEO

Provocazione dei candidato Lugli e Alleva per protestare contro le politiche per il lavoro

2 MINUTI DI LETTURA





È il primo pomeriggio di sabato quando piazza Grande, mentre ancora fervono i preparativi per l’arrivo di Renzi, viene ribattezzata “piazza della Grande Vergogna”. Ad apporre la nuova targa, in un gesto puramente simbolico, alcuni militanti della lista “L’altra Europa con Tsipras”, accompagnati da Stefano Lugli e Piergiovanni Alleva, candidati alle Europee. Il gruppo cambia la toponomastica cittadina (piazza della Nuova Schiavitù, via Dell’Elemosica Degli 80 Euro...) come atto d’accusa nei confronti del Jobs Act firmato dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. “Una riforma – spiega Lugli - che stabilizza la precarietà a vita, brutalizzandola”. Una riforma, ancora, che si inserirebbe nel solco già tracciato dal decreto Fornero e dall’abolizione dell’articolo 18. Un’evoluzione alla quale Alleva, giuslavorista con un passato nella Cgil, “non vuole credere”. In particolar modo perché questo capitolo porta firma Democratica. “È penoso che proprio dal Pd arrivi ora la distruzione del sistema di guarentigie e relazioni sindacali. Ma questi sono i risultati delle larghe intese. Renzi ha tradito i lavoratori per fare un regalo ad Alfano, che vuole ottenere in pochi mesi quello in cui neppure Berlusconi è riuscito, ovvero lo scalpo dei precari”. Secondo la rappresentanza italiana della lista Tsipras, infatti, “si torna a 100 anni fa” per livello di diritti dei lavoratori. Tra le principali colpe della riforma, l’aver “reso i contratti a termine a-causali”, mettendo fuori gioco lo Statuto dei Lavoratori. Proprio per questo Alleva annuncia iniziative presso la Corte di Giustizia e la Commissione Europea. Insomma, dalla lista della sinistra italiana – l’unica rimasta a sentir loro, dato che “il Pd non si può più definire un partito” di sinistra – alzano le barricate. Questa riforma, tesa a “perpetuare in tutto e per tutto le politiche di austerità di questi anni che promettevano maggiore flessibilità e posti di lavoro, regalando invece più disoccupazione”, proprio non va giù. Nell’ambito della campagna elettorale in vista delle imminenti elezioni europee, il candidato alla presidenza della commissione europea, Alexis Tsipras, arriverà a Bologna alle 21 di domani per un comizio in Piazza Maggiore. (m.r.)