Gazzetta di Modena

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Esposto e vandalismi Campagna elettorale tra sorprese e veleni

Esposto e vandalismi Campagna elettorale tra sorprese e veleni

San Felice. Il candidato Coviello trova le gomme tagliate I 5 Stelle segnalano: «Irregolare la scelta degli scrutatori»

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SAN FELICE. Continua a riservare scosse politiche la campagna elettorale di San Felice, quest’anno insolitamente movimentata. Neppure il tempo di registrare un gravissimo atto vandalico ai danni del candidato di Sinistra per San Felice Emanuele Coviello, che ieri mattina in Prefettura e in Municipio è pervenuta una segnalazione della Lista Civica sostenuta dal Movimento 5 Stelle. Nell’esposto viene evidenziato come la commissione elettorale abbia nominato per le sezioni 1, 5, 8 dei candidati al Consiglio comunale. Circostanza vietata dalla legge. Poco dopo in Comune era riunita l’assemblea degli scrutatori ed è probabile che il caso sia stato affrontato, vista la sua evidenza. Il Dpr 570 proibisce infatti a chi è candidato al Consiglio comunale di mettere le mani nelle schede degli elettori che votano proprio per quel consiglio. L’esposto chiede di fare chiarezza. Indicando anche i nomi dei protagonisti dell’inusuale incidente: due esponenti della Lista di Centro Destra di Lorenza Borsari e uno della lista di Emanuele Coviello. In attesa di decisioni di natura burocratica (ce ne sono state altre come l’esclusione del simbolo a Cinque Stelle per la lista appoggiata dal 5 Stelle e la mancanza di provvedimenti per un programma rivelatosi frutto di un classico copia incolla), attribuito a Sinistra per San Felice. Ma, se la lista dei Grillini ha provocato qualche mal di pancia, altrettanto deve avere fatto la Sinistra per San Felice: «Prima mi hanno strappato tutti i manifesti elettorali - racconta lo stesso Coviello - , poi sono accaduti episodi più spiacevoli. L’ultimo venerdì sera quando ho trovato tutti e quattro i pneumatici della mia auto a terra. Mi ha aiutato un amico ma ho deciso di rinunciare al secondo confronto tra candidati a Rivara. È chiaro che non mi vogliono tra i piedi, anche se io ho dichiarato che non abbiamo alcuna intenzione di vincere. Ci accontenteremo di un consigliere comunale per portare avanti le nostre idee incentrare sulla partecipazione del Comune alla gestione di qualche stabilimento produttivo e non inquinante. A questo punto non andrò più da nessuna parte. Ci accontenteremo di distribuire i nostri volantini. Non vogliamo problemi, molti di noi hanno un lavoro e non sono disposti a comprometterlo per una campagna elettorale. Ritengo di non fare neppure alcuna denuncia preferisco finisca qua, da lunedì 26 torneremo tutti a fare quello che facevamo prima». Nei giorni scorsi c’era stato anche un reciproco scambio di accuse per due padri un po’ focosi. Il padre del vice sindaco aveva pesantemente apostrofato il candidato dei grillini Matteo Casari, il padre di Casari a febbraio aveva usato parole insinuanti sull’amministrazione. È finita con la reciproca minaccia di querele.(a.se.)