Giorgia Meloni a Modena all’attacco contro tre governi e l’euro - FOTO - VIDEO
La leader di Fratelli d’Italia incontra i sostenitori, con lei Pellacani e Barcaiuolo «La bugia degli 80 euro: pensionati, partite Iva e meno abbienti ne sono esclusi»
Non solo Renzi. La giornata modenese dei “big” della campagna elettorale si compone anche del comizio organizzato da Fratelli d’Italia per accogliere Giorgia Meloni, anche lei impegnata in una sorta di “tour emiliano” in vista del 25 maggio.
Oltre centocinquanta persone si radunano a metà pomeriggio presso il locale 212 per ascoltare la leader del partito di centrodestra, salutata con applausi scroscianti, foto e selfie di circostanza. Nell’abbondante mezzora di comizio, la Meloni parla perlopiù di Europa. Dopo “l’operazione verità”, volta a raccontare e riannodare i fili del “colpo di stato” orchestrato da funzionari europei ai danno di Silvio Berlusconi, l’ex ministro della Gioventù si concentra su due temi principali.
Il primo, il recupero della sovranità degli italiani, lesa dal sopracitato golpe e dai conseguenti governi Monti, Letta e Renzi. «Governi - sottolinea la Meloni - imposti dall’Europa, che non rispondendo al popolo, non erano e non sono tenuti a farne gli interessi».
Anzi: a riprova della dipendenza degli ultimi tre esecutivi dai poteri forti, la Meloni cita una lunga serie di trattati e riforme da lei descritte come “lesive” per la sovranità degli italiani. Una su tutte, il decreto Imu- Bankitalia.
Il secondo tema: l’euro. Una moneta che farebbe solo «gli interessi dei tedeschi» e che «a queste condizioni non conviene». C’è poi tempo per qualche veloce affondo sull’immigrazione - «basta con questo buonismo boldriniano da salotto» - e alle politiche messe in campo da Renzi. Le frecciate sembrano dirette in particolar modo contro gli ormai famosi 80 euro. A loro è dedicato un volantino che vorrebbe «smascherare le eurobugie» del premier, sottolineando come siano incerte le coperture nel bilancio e come «pensionati, partite Iva e meno abbienti ne siano esclusi».
Pochi e veloci i passaggi dedicati alle coincidenti elezioni amministrative. Nonostante la presenza in sala di diversi candidati sindaco - sul palco Giuseppe Pellacani, in platea il carpigiano Cristian Rostovi, con Antonio Spica e Guglielmo Sassi, in corsa rispettivamente a Bastiglia e Maranello - l’appuntamento locale rimase in secondo piano. L’argomento viene citato solo nell’intervento introduttivo di Roberto Ricco, che augura un “in bocca al lupo” alle diverse liste, impegnate come al solito «contro la sinistra, ma anche con qualcuno che ha fatto scelte personale che non abbiamo compreso». Il nome non salta fuori, ma è facile presumere che il riferimento sia Carlo Giovanardi.
Marcello Radighieri