Guccini oggi all’Astoria per un viaggio a ritroso tra le cose di un tempo
FIORANO. Tanti racconti radicati nelle cose comuni, nei fatti, soprattutto popolari, del passato. Francesco Guccini ha la capacità di orchestrare nel “Nuovo dizionario delle cose perdute” (Mondadori),...
FIORANO. Tanti racconti radicati nelle cose comuni, nei fatti, soprattutto popolari, del passato. Francesco Guccini ha la capacità di orchestrare nel “Nuovo dizionario delle cose perdute” (Mondadori), che sarà presentato oggi alle 17, al Teatro Astoria, per “Fiorano incontra gli autori” (organizzato e condotto dal giornalista Roberto Armenia) una serie di presenze di persone, oggetti e vicende che grondano di memorie, di suggestioni evocative.
“Di cose perdute” era fatto anche il libro di due anni fa, e ora in questa seconda fatica Guccini si apre a una nuova e amorevole ricognizione con un recupero di cose di realismo quotidiano, minuto, personale e collettivo, di cui il racconto misura il ricordo ancora vivo. È un mondo al quale lo scrittore guarda con ironica benevolenza, penetrando nel tessuto di una vita affidata al buonsenso. Si va dalle “pezze nel culo”, messe per necessità sui pantaloni e non per moda, come oggi, agli utili “vespasiani”, dai deflettori all'autoradio estraibile, dai profumati calandarietti da barbieri alle cartoline e alla carta carbone, dalle cabine telefoniche alle drogherie, dalle letterine di Natale alla catena di S. Antonio, dalla merenda alle granite e all'idrolitina, dai “buoni vecchi fiumi” alle osterie «che noi giovani scoprimmo negli anni Sessanta, spinti dal basso costo del vino, portando chitarre e ragazze, canzoni e discussioni politiche e poetiche».
Nel libro 26 voci di ricordi e di scrittura trascinante. Ad ogni argomento, che sostiene il valore delle cose “perdute”, della buona tradizione, il cantautore porta una partecipazione affettiva che gli consente, in una cifra personalissima di narrazione, una schiettezza di linguaggio ricco, con la parola che si carica di intensità di immagine e di significato. Alla fine dell’incontro al teatro Astoria a Francesco Guccini sarà consegnato, per la “Giornata Mondiale dell'Informazione Unesco”, il “Testimone Unesco 2014” che alla motivazione dice: “per la particolare sensibilità ai temi dell'uguaglianza, della giustizia sociale e della libertà che qualifica le sue opere”. L’ingresso all’Astoria è libero fino ad esaurimento dei circa 700 posti disponibili e Guccini, al termine, sarà a disposizione per autografare copie del libro.