Parliamoci - L'impegno dimenticato
La riscoperta (toh, che sorpresa...) del malaffare come consuetudine della politica italiana e dei suoi dintorni condiziona il finale di campagna elettorale. Il caso tangenti Expo...
La riscoperta (toh, che sorpresa...) del malaffare come consuetudine della politica italiana e dei suoi dintorni condiziona il finale di campagna elettorale. Il caso tangenti Expo può dare l’abbrivio finale al M5s? Il risentimento per i loschi traffici dell’intoccabile casta può riempire le schede più di quanto il vento di novità del sindaco premier possa fare con le piazze di mezza Italia, Sassuolo e Modena ieri comprese? È curioso e insieme un po’ inquietante come il tema della legalità appaia e scompaia, fiume carsico che attraversa partiti e uomini di palazzo fino a quando non rischia di travolgerli con una piena, improvvisa solo per chi è distratto. La questione riguarda anche le decine di sfide per le Amministrative. È un tema, se andiamo a spulciare, che in sostanza non compare nella stragrande maggioranza dei programmi e dei discorsi letti e ascoltati: si va alla battaglia per conquistare città e paesi, senza sentire il bisogno di dichiarare un impegno e magari abbozzare una traccia di metodo o strumento per perseguire trasparenza, correttezza, onestà in ogni passaggio in cui il governo della cosa pubblica può rischiare di fare i conti con l’aggiramento e la violazione della legge. Certo, le parole servono a poco, visto come spesso vengono suffragate dai fatti. Ma è come se si pensasse che l’argomento (in realtà una pre-condizione) non interessi i cittadini elettori, come se i loro bisogni fossero solo asili e trasporti, sicurezza e verde pubblico, sgravi fiscali e burocrazia meno assillante... O si ritiene che tutti si siano assuefatti alle cupole degli intrallazzatori, salvo poi lamentarsi della disaffezione, dell’astensionismo, dei rigurgiti di protesta male incanalati? C’è ancora una settimana di tempo e sarebbe un piacere, oltre che un briciolo di speranza, ascoltare negli appelli al voto anche qualcuno con il coraggio, la forza e le carte in regola per dire dopo un esame di coscienza: noi siamo e vogliamo essere diversi, noi per prima cosa vogliamo governare nella legalità e difenderla da ogni attacco possibile, insieme a voi e per voi. Pronti a farsi giudicare, poi, se saranno solo parole.
@engraz
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