Teatri a porte spalancate concerti in chiese e salotti
Presi d’assalto i luoghi della musica, Comunale affollato per una prima di balletto Poca gente solo allo Storchi nonostante un programma di qualità offerto da Ert
Al grido di “Nessun Dorma” ieri i teatri e le associazioni principali di Modena hanno aperto le porte offrendo un grande ventaglio di proposte interessanti per la serata. Teatro Storchi, Comunale, Sala Truffaut, San Carlo, Grandezze e Meraviglie, per citare solo alcune delle maggiori sedi di spettacoli e cultura, erano presenti nella notte più bianca dell'anno. E il pubblico, complice anche il bel tempo, è accorso numeroso nel centro tanto da affollare le strade principali già intorno alle 20. Una notte dal clima perfetto per restare all'aperto, e infatti i teatri e i luoghi chiusi ne hanno un po' risentito.
Poca gente dunque al Teatro Storchi, anche se il programma avrebbe meritato maggior attenzione. Si sono susseguite, infatti, le anteprime di due nuovi progetti di Ert che hanno al centro il ricordo della Prima Guerra Mondiale, di cui quest'anno cade il centenario dallo scoppio; il primo è stata la presentazione di “1915 - 1918”, curato da Claudio Longhi, già regista del Ratto d'Europa, con alcune letture da Karl Kraus, William ShakespeareBe, Bertolt Brecht, e altri. La presentazione si è conclusa con la domanda provocatoria: “È veramente possibile narrare la Prima Guerra Mondiale? È possibile davvero trasmettere questa esperienza?”. A seguire, è stato proposto lo studio de “L'Ultima Estate dell'Europa. Il sublime e l'orrore”, di Giuseppe Caderna e Augusto Golin. La ricostruzione degli orrori della Grande Guerra attraverso i diari, le poesie e le lettere dal fronte di autori come Marinetti, Gadda, Ungaretti, Owen, Trilussa, Erri De Luca. Tanta musica, poi, dalla classica alla contemporanea, dal rock al jazz, ha riempito quasi ogni angolo del centro storico. Nel cuore della città, un pubblico più numeroso è stato presente al concerto presentato alla Chiesa di San Carlo. Qui il jazz e il gospel hanno trovato una loro cornice con il concerto dei “Serial Singers”, il gruppo gospel nato nella fucina della corale Rossini diretto dal M° Massimo Carpegna, e la band bolognese “Roveri Big Band” con la cantante solista Elisa Cavallarin, diretti dal M° Massimo Sgargi. Tre ore di musica dalle 20.30 alle 23.30 hanno impegnato i due ensemble in una grande serata in cui le formazioni si sono alternate nei rispettivi repertori, con momenti anche di “tutti assieme” molto suggestivi, tra canzoni gospel, classici del musical, pezzi swing, standard di jazz, e arrangiamenti originali. Anche la musica antica ha trovato sede, negli spazi dell'associazione Grandezze e Meraviglie, con il concerto “Bayle de los dichos diabolos”. Dalle 20.30 Fabio Merlante alla chitarra barocca e tiorba assieme al clavicembalo di Mario Sollazzo, hanno eseguito brani strumentali di Falconieri, Kapsberger e Piccinini, per un concerto a cura dell'Associazione Musicale Estense. Lirica e pianoforte sono invece stati presentati al Salotto Culturale Agazzotti, dalle 20.30, in un viaggio musicale in cui si sono esibiti il soprano Laura Bacchetti e il pianista Alessandro di Marco, due giovani talenti del Conservatorio Vecchi - Tonelli. Una prima italiana è andata poi in scena al Teatro Comunale con il balletto “Cenerentola”, per la direzione artistica del coreografo Pascal Touzeau, conosciuto internazionalmente per uno stile originale che unisce tecnica classica e linguaggio contemporaneo.