«La Polfer resti alla stazione di Modena»
La richiesta dell’assessore regionale Peri a Renzi contro l’ipotesi di cancellazione
L’Emilia Romagna è meno colpita del resto d’Italia dai furti di cavi di rame che mettono in pericolo il servizio ferroviario. È questo il senso di un bilancio dell’assessore ai Trasporti, Peri, che ha rilevato come la sostituzione con cavi di acciaio e alluminio, là dove possibile, insieme alla protezione con passacavi in cemento. Ma al tempo stesso, ricorda Peri, è indispensabile la vigilanza e per questo ha richiesto al premier Renzi il mantenimento delle sezioni di Polizia Ferroviaria a Modena e a S. Benedetto Val di Sambro.
«Il ruolo svolto dalla Polizia Ferroviaria è essenziale - dice - sia per contrastare il fenomeno dei furti di rame, sia per tutte le altre, essenziali attività necessarie a garantire l'ordine pubblico e dare sicurezza ai viaggiatori negli ambiti ferroviari». Proprio per questo, aggiunge l'assessore, «non condividendo la possibile chiusura di alcuni uffici della polfer, ho rappresentato al prefetto di Bologna la richiesta di mantenimento del presidio della stazione di S. Benedetto Val di Sambro e ho già dato disposizione agli uffici di predisporre un'analoga lettera per il prefetto di Modena, sul presidio Polfer di quella stazione».
Soddisfatto Leoni (PdL) che aveva sollevato il problema. «È positivo che la regione abbia preso l'impegno di scrivere al prefetto di Modena per rappresentare l'esigenza di mantenere il posto della polizia ferroviaria alla stazione di Modena- commenta in una nota l'esponente di forza italia- la cronaca registra furti di rame che provocano danni economici rilevanti alle aziende di trasporto, ma anche gravi disagi ai cittadini che utilizzano i treni che vengono soppressi.
Proprio per questo il piano del governo Renzi che prevede la chiusura di numerosi uffici Polfer deve essere rivisto».