Gazzetta di Modena

Piazza Grande gremita fino a tarda notte per il concerto di Giuliano Palma. A coronare la Notte Bianca l’artista milanese capace di scaldare le migliaia di persone che ancora affollavano il centro in seconda serata. Fan accaniti e semplici curiosi hanno riempito il ciottolato tra il Duomo e il palazzo comunale fino a tarda notte, scatenandosi sulle note soul e “rockesteady” dei 7 musicisti che accompagnavano l’esibizione di “The King”. Palma e la sua band arrivano direttamente da Prato, dove hanno tenuto un altro concerto in prima serata, con un’abbondante mezzora di ritardo. L’inconveniente non sembra però spazientire la platea, che si fa trovare pronta e presente ben oltre la mezza, quando l’artista sale sul palco. Piazza Grande è ancora piena. Tra il pubblico si scorgono anche quattro ombrelloni da spiaggia, ad indicare altrettanti venditori di birra ambulanti. “The King” dà fondo a tutto il suo repertorio: dai pezzi originali - immancabili le famosissime hit “Nuvole Rosa” e “Se ne dicon di parole” - alle cover di grandi classici. Su tutte, “Wonderful Life” del cantautore britannico Black, “Messico e Nuvole” di Paolo Conte e “Che cosa c’è” di Gino Paoli. Per non parlare de “Tutta mia la città”, canzone degli Equipe 84 che Palma ha voluto dedicare all’amico Franco Ceccarelli, come “omaggio” durante il passaggio nella sua città natale. Palma non risparmia energie sul palco - capace di divertire gli spettatori fino alle due del mattino. Tra una canzone e l’altra dialoga poco con il pubblico, al quale però concede una sorpresa finale, tornando sul palco dopo aver simulato la fine del concerto per un ultima mezzora di festa.

Marcello Radighieri