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L’acetaia di Ferrari Amorotti

L’acetaia di Ferrari Amorotti

Ieri il sindaco gli ha dedicato la casa comunale del balsamico

20 maggio 2014
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MARANELLO. Una targa per un grande del mondo dell’aceto. Vincenzo Ferrari Amorotti è stato un punto di riferimento come ha recentemente sottolineato Luca Gozzoli, Gran Maestro della Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale. Da ieri pomeriggio l’Acetaia Comunale di San Venanzio porta il suo nome. È stato uno scrittore, un relatore, un produttore del marchio di eccellenza del territorio, ma mai per il mercato. Era stato lui arire l’acetaia, oltre a essere stato presidente del Comitato per la promozione e valorizzazione dei prodotti tipici. La passione l’aveva nel Dna: era discendente di Francesco Aggazzotti, primo sindaco di Formigine nell’Italia unita, viticoltore e imprenditore agricolo. Vincenzo Ferrari Amorotti è scomparso nel mese di febbraio di quest’anno, all’’età di settantuno anni. Grazie a lui sono state disputate le quattro edizioni del Gran Premio dell’Aceto Balsamico. In ricordo della passione, della competenza e della dedizione che ha avuto nei confronti della comunità, a favore delle tradizioni enogastronomiche del territorio, ieri è stata scoperta una targa commemorativa all’interno dell’acetaia che da ieri porta il suo nome. «Una delle persone più intelligenti con cui ho lavorato in questi anni - ha ricordato il sindaco di Maranello, Lucia Bursi - uno di quei casi in cui la passione e la capacità personali vengono messe a disposizione di tutta la comunità: un uomo virtuoso». (g.f.)