Gazzetta di Modena

Modena

Ratti, invasione in pista: «Il Comune intervenga»

di Rino Filippin

L’appello dei frequentatori dell’impianto che confina con l’ex campo nomadi «Sono decine e decine che passeggiano indisturbati». Chiesto aiuto all’Ausl

20 maggio 2014
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Terminato lo sgombero dell’area nomadi di via Nuova Ponente, resta un grosso problema da risolvere: l’invasione di ratti che interessa la zona confinante, lo ricordiamo, con la pista d’atletica. Nessuna esagerazione: i topi sono davvero tanti e di dimensioni ragguardevoli. Ce lo testimoniano tanti frequentatori della pista intitolata a Dorando Pietri.

«I ratti - dice Bruno Bassoli, dirigente della Patria, società che ha in gestione l’impianto - sono a decine e non hanno nemmeno paura della presenza umana. Fuoriescono dalla zona della siepe che divide l’ex campo nomadi la mattina presto e la sera all’imbrunire, proprio quando c’è gente che si allena in pista. I ratti se ne stanno nel prato e non invadono le corsie, ma c’è tanta gente che non sopporta questa visione. Anche un’agente di polizia municipale ci ha invitato a risolvere al più presto questa invasione».

E, a quanto pare, il Comune ha già dato la sua parola sulla tempestività dell’intervento. Gli uffici municipali garantiscono che, grazie alla collaborazione dell’Aimag, già a partire dai prossimi giorni inizierà la pulizia dell’area e la sua derattizzazione. «Dispiace - fanno sapere dalla pista - che i tempi si stiano allungando. Come faremo mercoledì in occasione della gara regionale in semi-notturna? Speriamo che i topi restino confinati nell’area verde altrimenti...».

Del caso è stato interessato anche l’ufficio Igiene pubblica dell’Ausl. È stato infatti proprio quest’ultimo, lo ricordiamo, ad obbligare il Comune allo sgombero dell’area ritenuta gravemente malsana. Bisognerà quindi concludere l’opera e restituire alla città un’area verde salubre. Anche se la derattizzazione probabilmente non comporterà tempi lunghi, di certo invece serviranno mesi per togliere l’asfalto e le tubazioni che da decenni sono parte integrante dello spazio in cui hanno vissuto i nomadi. I frequentatori si augurano che il problema più urgente, appunto quello dell’invasione di ratti dalle dimensioni simili a quelle di una “marmotta”, venga risolto entro l’estate. «Quando fa molto caldo - dicono atleti e genitori - i ratti si moltiplicano molto rapidamente e di conseguenza bisognerebbe provvedere davvero nel giro di pochi giorni».

Chi conosce la zona sostiene che questa proliferazione di topi è dovuta anche al trasferimento della vicina colonia felina in altro luogo. «I gatti - spiega ancora Bruno Bassoli - aiutavano a far sì che i ratti non uscissero troppo allo scoperto. Adesso, invece, sembra che nulla li spaventi. Si avvicinano alle persone senza timore: magari il timore ce l’ha più la gente “schifata” da questi grossi topi di fogna con una lunga coda».