Gazzetta di Modena

Modena

Staffetta terremoto tra festa e commozione

Staffetta terremoto tra festa e commozione

In centinaia partiti da 8 centri hanno attraversato 40 paesi del cratere diretti per beneficenza a Novi

20 maggio 2014
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Uno spettacolo di colori, come quelli indossati da Vittorio Campofredano della Protezione civile, giunto apposta da Campobasso, o da un altro gruppo da Roma, perché credono nello sport e nella solidarietà. Uno spettacolo di popolo, che tra strette di mano, applausi, incoraggiamenti, si è alternato sulle strade del cratere. Un popolo partito da 8 stazioni diverse (Modena, San Giovanni Persiceto, Bondeno, Carpi, Mirabello, Rivara, Moglia) ai margini della terra che due anni fa ha tremato devastante. Otto cortei di persone che camminavano e correvano e che hanno fatto tappa in 40 paesi. In tutto almeno 400 persone, molte delle quali hanno percorso i “loro” tratti di terra, molte che invece hanno voluto essere alla tappa finale, quella dell'arrivo congiunto a Novi, per la festa di solidarietà quest’anno organizzata da "Quelli di Novi", il gruppo podistico locale. Molti, artefici di una vera impresa, l'hanno voluta fare proprio tutta, la loro corsa. C'è un ragazzo che da Bondeno non ha mai smesso di correre fino a Novi, per oltre 54 chilometri, c'è chi ha fatto altrettanto da Finale, 32 km, chi da Carpi… Ci sono state donne e ragazze che si sono gettate con passione nella mischia e, sorprendendo tutti, hanno corso per 20 km. E poi a Rivara c'erano i bambini del settore Atletica della polisportiva sanfeliciana, con i genitori che hanno percorso uno dei tratti dei camminatori. Modena, città che continua a manifestare un certo e incomprensibile "distacco" dai terremotati e dalla Bassa, ha per contro trovato nel Gruppo Interforze una bandiera bellissima e intrisa di emozioni, con la partenza dalla questura benedetta dalle autorità della polizia. Perché tanti degli uomini delle forze dell'ordine due anni fa erano nella Bassa, accanto alla gente della Bassa. E certe esperienze non si possono dimenticare. Quanti, ancora sabato, si sono commossi al passaggio davanti alle case demolite, ancora crepate, o nelle piazze desolate senza i monumenti, i palazzi. In quelle piazze ancore ferite un vivace fiume di gente ha portato un po’ di colori e un po’ di speranza, ha portato la forza dello sport, grazie alla collaborazione dei Comuni e delle polizie municipali. E grazie alle offerte della gente la staffetta sosterrà una struttura sportiva a Novi.

«Grazie a chi c'era, grazie a chi si è commosso all'arrivo, e grazie agli amici di Novi che con l’aiuto delle altre associazioni e del Comune ci hanno riservato una meravigliosa accoglienza. La staffetta proseguirà, per la passione di chi la conosce, per farsi conoscere da quanti ancora non ne hanno colto i valori, per testimoniare la solidarietà paritaria dello sport a tutti i nostri paesi», dicono gli organizzatori. (ase)