Gazzetta di Modena

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Almeno cento i milioni per la ricostruzione

Almeno cento i milioni per la ricostruzione

È la stima del sindaco Draghetti per contributi e cantieri che coinvolgono privati 59 famiglie ancora nei Map. Altri soldi per lavori al palasport e nuova palestra

21 maggio 2014
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CAVEZZO. «Dopo due anni da quegli attimi tremendi, alcune cose sono state fatte, buona parte rimane ancora da fare, ma riusciremo a rimettere a posto quello che il terremoto ha distrutto». È ottimista il sindaco Stefano Draghetti mentre presenta i dati della ricostruzione: numeri che fotografano una situazione ancora di emergenza per alcune famiglie, ma in continua evoluzione. Per quanto riguarda la ricostruzione nel privato, sono state erogate 150 cambiali Errani «per un totale di 24 milioni di euro di fondi già assegnati - prosegue il primo cittadino - Abbiamo, in aggiunta, altre 360 prenotazioni da lavorare. Se facciamo una proporzione andiamo su quasi 100 milioni in totale di fondi in parte erogati, in parte ancora da stanziare, per il privato. In tutto, se analizziamo la situazione sul fronte dei fabbricati, 500 fabbricati avranno un contributo. Complessivamente, appena entrati nella fase di emergenza avevamo 800 immobili danneggiati e, al momento attuale, non credo che ci siano persone che non sanno ancora che cosa fare. Molti cittadini hanno usato lo strumento della detrazione di imposta per danni lievi senza intraprendere la strada contributo pubblico. Sul fronte del Contributo di Autonoma Sistemazione, ci sono ancora 250 famiglie che lo ricevono e questo genera un'erogazione bimestrale di 290mila euro, ovvero 145mila al mese. Anche se questa fotografia è in continua evoluzione perché, man mano che il tempo procede e gli immobili vengono ripristinati, i Cas diminuiscono. Le famiglie che vivono ancora nei Moduli abitativi provvisori di via Leonardo da Vinci, vicino al centro, sono 59, di cui 4 stanno programmando l'uscita proprio in questi giorni. Inoltre, stiamo andando avanti con la progettazione di demolizione e ricostruzione della palestra comunale di via Alliende, sede del centro sportivo, per un intervento che costa poco meno di un milione di euro, il cui finanziamento è coperto da donazioni e assicurazione. Stiamo definendo con la Regione gli aspetti tecnico progettuali sul tipo di intervento da effettuare sul palazzetto dello sport dove già da tempo abbiamo le risorse finanziarie e professionisti che stanno lavorando. Resta da capire esattamente che tipo di intervento fare per renderlo sismicamente adeguato: in questo caso l'intervento ammonta almeno a un milione e mezzo di euro», conclude il sindaco Stefano Draghetti. Tutti e tre i cimiteri, inoltre, saranno sistemati entro la fine dell'anno e saranno restituiti al capoluogo, a Motta e Disvetro per lavori pari ad almeno 500mila euro. A Motta, inoltre, si stanno aspettando le risorse per fare il recupero definitivo della chiesa, già messa in sicurezza.

Sulla chiesa parrocchiale del capoluogo «ci hanno comunicato che è stata finanziata la messa in sicurezza della chiesa del centro per circa un milione e 700mila euro. - continua il primo cittadino - non si tratta anche in questo caso di una completa ricostruzione: durante i lavori previsti gli incaricati rifanno il tetto e i muri esterni. Questo comporterà che l'esterno della chiesa diventerà perfetto, ma, per il momento sappiamo che non ci sono risorse per completare i volti e la pavimentazione all'interno. Per la fine dell'anno avremo quindi un involucro adeguato senza problemi di resistenza sismica, ma la chiesa non potrà ancora essere usata».

Serena Arbizzi