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Argini sul Secchia: a giugno via ai lavori

Argini sul Secchia: a giugno via ai lavori

L’annuncio del presidente della Regione Errani: «Ora gli atti per il riconoscimento dei danni ai privati»

21 maggio 2014
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«Sull'alluvione di gennaio nel Modenese c'è il decreto. Nei prossimi giorni faremo gli atti relativi al riconoscimento dei danni ai privati, sia imprese che cittadini, e da giugno partiranno i cantieri per la messa in sicurezza degli argini del Secchia». Lo annuncia il presidente dell'Emilia-Romagna Vasco Errani a margine dell'incontro tenuto ieri a Bologna in viale Moro a due anni dalla prima scossa del terremoto. Errani giudica «indispensabile» il provvedimento a favore degli alluvionati.

«Ciò che abbiamo ottenuto - ha sottolineato Errani - l'abbiamo ottenuto perché quel'alluvione si è sovrapposta pienamente ad alcuni Comuni dell'area del terremoto».

Entrato in vigore la settimana scorsa, il decreto-legge che stanzia 210 milioni per le zone colpite dall'alluvione di gennaio e dalla tromba d'aria 2013, entro fine maggio le modalità di concessione dei contributi saranno emanate dal presidente della Regione e commissario alla ricostruzione Vasco Errani, così «entro fine giugno prevediamo di programmare l'intero importo». Lo ha sottolineato l'assessore regionale alla Protezione civile, Paola Gazzolo, durante la seduta speciale del Comitato istituzionale del quale fanno parte, oltre al commissario, i presidenti delle Province di Modena e Bologna, i sindaci di Bastiglia, Bomporto, Camposanto, Castelfranco, Finale, Medolla, Mirandola, Modena, San Felice, San Prospero, Argelato, Bentivoglio, San Giorgio di Piano, San Pietro in Casale e Sala Bolognese.

Dal 13 maggio in Gazzetta ufficiale, il decreto prevede contributi per l'assistenza alla popolazione (compreso il Cas per l'autonoma sistemazione), il risarcimento dei danni subiti dai privati, la ripresa delle normali condizioni di vita e lavoro dei cittadini e delle attività economiche, i più urgenti interventi di messa in sicurezza idraulica dei territori attraversati dai fiumi Secchia e Panaro. Quattro i provvedimenti commissariali in arrivo: due regolamentano i contributi per i beni mobili registrati (come ad esempio le automobili), e per i beni mobili e immobili essenziali all'uso abitativo, che siano stati danneggiati dall'alluvione o dalla tromba d'aria; uno è per gli interventi indifferibili e urgenti di messa in sicurezza idraulica (circa 12 milioni); l'ultimo è per le opere pubbliche o di interesse pubblico danneggiate. A questi seguirà il provvedimento per i Cas alle famiglie con l'abitazione inagibile o inabitabile.

Conclusa la presentazione delle domande dei privati e definite le risorse da destinare alle attività produttive e agricole, un nuovo provvedimento conterrà ulteriori interventi sulle arginature di Secchia e Panaro, integrando il programma generale delle opere per il nodo idraulico di Modena.