Gazzetta di Modena

Modena

È sfida su Inalca e Fondazione

di Andrea Minghelli
È sfida su Inalca e Fondazione

Castelvetro. Vivace confronto tra i quattro protagonisti della corsa alla poltrona di sindaco

21 maggio 2014
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CASTELVETRO. A Castelvetro è l'ambiente il tema caldo della campagna elettorale: leggasi caso Inalca, Frattina e fondazione Simonini, argomenti toccati nel faccia a faccia tra i 4 candidati sindaci, lunedì sera, organizzato dal comitato No Biomasse Inalca. Tra le notizie di questi giorni c'è la rinuncia da parte dell'azienda alla costruzione dell'impianto di rendering approvato in Provincia 2 anni fa, grazie a una variante del Comune molto contestata: «Ci ha guidati la massima precauzione - ha spiegato Giorgio Montanari, sindaco uscente e candidato con Castelvetro Prima di Tutto - perché sul progetto c'erano posizioni diametralmente opposte. Se non avessimo fatto la variante la ditta ci avrebbe fatto causa perché eravamo l'ultimo ostacolo per il via libera. Una volta fatta mi sono mosso con l'azienda per trovare una soluzione alternativa che ora è arrivata». Soluzione però che non convince tutti. Proprio le frasi del sindaco ricandidato hanno causato le critiche dei No Biomasse, che hanno rispolverato le ruggini con Montanari. «Serve - è intervenuto Fabio Franceschini (Castelvetro Futuro Comune, Pd) - avere prima dati certi sulle emissioni: se è di competenza comunale diciamo no se inquina, se non è di nostra competenza ci sono gli interventi ablativi», insomma un veto finale a firma del sindaco garante della sicurezza dei cittadini. Per Cristiana Nocetti (Forza Italia) «il nostro è un no senza se e senza ma a un impianto che inquini». Per Filippo Gianaroli (M5s) invece «No a qualsiasi inceneritore, perché incompatibile col modello di sviluppo di Castelvetro. O lo stop arriva dall'Europa, oppure chiediamo alla Regione di fare com'ha già fatto in passato, quando ha vietato gli impianti a biogas dove si produce Parmigiano Reggiano».

Altro capitolo la viabilità. Franceschini e Montanari sono concordi: all'incrocio tra Pedemontana e via Belvedere serve una rotatoria e non un cavalcavia, mentre la Nocetti ha rimarcato la necessità «controllare il regolare adempimento dei piani particolareggiati, perché finora molte opere compensative previste non sono state fatte». Nella serata non sono mancate le scintille. A un Franceschini che ha parlato di razionalizzare le spese del Comune ha replicato il sindaco uscente: «Non è credibile un candidato part time. Quello che dice Franceschini l'abbiamo già fatto. Per trovare fondi servono accordi pubblico-privato: la mia esperienza mi dice questo». Poi ancora è stata la volta della stoccata del candidato del Pd ai 5 stelle sulla Frattina: il problema «è stato sollevato con una certa velleità. Il sito è assolutamente controllato e monitorato». E infine il botta e risposta Montanari-Gianaroli sulla Fondazione Simonini. «Il presidente - ha spiegato il primo - ha fatto un errore clamoroso a non iscriverla in Regione, ma è vergognoso che per 6 mesi gli impiegati ci abbiano dovuto lavorare per rispondere alle richieste dei 5 stelle. Sulla regolarità di tutto sono stato confortato anche dal Prefetto». Ha replicato ironico il secondo: «Vorrei tanto vedere i bilanci della Fondazione».