Gazzetta di Modena

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Ex Cisa Cerdisa e Bretella dividono i candidati

Ex Cisa Cerdisa e Bretella dividono i candidati

Fiorano. La riqualificazione dell’area fa discutere per i riflessi sul centro storico Tosi e Assimakis sostengono l’autostrada che Amici invece ritiene inutile

21 maggio 2014
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FIORANO. È stato un franco confronto affollato da oltre duecento persone, il primo e l'unico organizzato per le elezioni del nuovo sindaco, l'altra sera a Casa Corsini fra Francesco Tosi, Giuseppe Amici e Pantelis Assimakis, rispettivamente per il Centro-sinistra, per il Movimento 5 Stelle e per Forza Italia. Sul commercio e sul centro, secondo Tosi, «bisogna ragionare in ottica distrettuale, che è quello che intendiamo fare come otto sindaci del comprensorio ceramico. È necessario coniugare vari aspetti, dal turismo alla valorizzazione delle eccellenze territoriali. Ci vuole visione distrettuale e unità di intenti come non c'è stata negli ultimi cinque anni: un esempio, il comparto Cisa Cerdisa da recuperare ma bloccato a lungo dalla giunta di centro-destra di Sassuolo». «È proprio Cisa Cerdisa – ha obiettato invece Giuseppe Amici – a rappresentare la pietra tombale di ogni commercio a Fiorano: una colata di cemento con centro commerciale, multisala, viabilità che sposterà l'attenzione dal centro di Fiorano e avrà conseguenze ambientali. Vogliamo invece un centro commerciale urbano e una camera di compensazione comunale per il commercio in difficoltà». Secondo Assimakis invece «il centro è praticamente morto, poco frequentato perchè non è facile accedervi. Bisogna riorganizzarlo per aprirlo di più, passano poche auto e poche persone. Il commercio va sostenuto, quello che va in difficoltà deve essere aiutato dal Comune». Il tema infrastrutturale, partendo dalla bretella: secondo Tosi «la bretella è un'opera ormai decisa e non dipende dal Comune. Invece dipende da noi e dal ragionamento in ottica distrettuale un piano forte per la mobilità dell'intero territorio, che lo renda omogeneo e meglio percorribile. Ma è l'intera programmazione territoriale, a partire dai Psc, che deve essere revisionata perchè appartiene a un periodo pre-crisi che è già superato». Giuseppe Amici come è posizione comune dei 5 Stelle, si oppone alla bretella: «Un doppione della Modena-Sassuolo, costosissimo e non più attuale, che si realizza solo per dare lavoro a qualche cooperativa, sarebbe più utile spostare il casello all'inizio della tangenziale di Modena». Secondo Assimakis invece la bretella «non solo va fatta ma estesa fino a Lucca per incrementare gli accessi al nostro territorio, sia di merci che di turismo. Per la città bisogna lavorare su intermodalità fra treno e navetta, pensare magari a un parcheggio sotterraneo». Importante il tema tasse. «Ci porremo in continuità con l'amministrazione precedente che ha tenuto le aliquote al minimo – ha detto Tosi – e se non posso promettere di abbassarle posso garantire il mantenimento dei livelli più bassi». «Si può abbassare il carico sui cittadini – ha detto invece Amici – per esempio nella Tari, la tassa sui rifiuti introducendo la raccolta porta a porta con misurazione puntuale e incentivando il riuso, recupero e riciclo dei rifiuti». Secondo Assimakis invece «dobbiamo arrivare a modulare le tasse secondo le reali possibilità di pagarle. Vorremmo un ufficio fiscalità comunale in grado di analizzare caso per caso la situazione di ogni cittadino in difficoltà».