Gazzetta di Modena

Modena

I candidati e la paura del voto disgiunto per sindaco e lista

di Davide Berti
I candidati e la paura del voto disgiunto per sindaco e lista

È lo “scotto” che soprattutto i partiti più organizzati temono di pagare: ecco la guida per capire come si fa

21 maggio 2014
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Una delle maggiori preoccupazioni di queste ore è quella del voto disgiunto.

La possibilità di votare un candidato sindaco e allo stesso tempo segnare anche la preferenza per un altro partito che sostiene un altro candidato. È un sistema che permette di lanciare un chiaro segnale politico: se i voti al candidato sindaco sono di più rispetto a qurelli del partito che rappresenta, o viceversa, è chiaro che qualche domanda bisogna farsela. Come sempre è il Pd il più preoccupato “dell’effetto che fa”, anche solo per la mole di voti che in città ha sempre espresso e che quindi avrebbero un effetto ben diverso.

La procedura è molto semplice. Nei Comuni con più di 15.000 abitanti, come nel caso di Modena, si vota con una sola scheda per eleggere sia il sindaco che i consiglieri comunali. Ciascun candidato alla carica di sindaco sarà affiancato dalla lista - o dalle liste - elettorale che lo appoggia. Sulla scheda è già stampato il nome del candidato sindaco, con accanto a ciascun candidato il contrassegno della lista che lo appoggia.

Si può votare in tre modi: tracciando un segno solo sul simbolo di una lista, assegnando in tal modo la propria preferenza alla lista contrassegnata e al candidato sindaco da quest'ultima appoggiato; tracciando un segno sul simbolo di una lista, eventualmente indicando anche la preferenza per uno dei candidati alla carica di consigliere appartenenti alla stessa lista, e tracciando contestualmente un segno sul nome di un candidato sindaco non collegato alla lista votata: così facendo si ottiene il cosiddetto “voto disgiunto”; tracciando un segno solo sul nome del sindaco, votando così solo per il candidato sindaco e non per la lista o le liste a quest'ultimo collegate.

Nei comuni con più di 15.000 abitanti è eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50 per cento più uno). Qualora nessun candidato raggiunga tale soglia si tornerà a votare domenica 8 giugno per scegliere tra i due candidati che al primo turno hanno ottenuto il maggior numero di voti (ballottaggio).

In caso di parità di voti al primo turno, verrà ammesso al ballottaggio il candidato alla lista più votata (maggiore cifra elettorale) e, in caso di ulteriore parità, verrà ammesso il più anziano di età (gli stessi criteri saranno usati in caso di parità nel ballottaggio).

Al secondo turno viene eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti.

@dvdberti

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