Processo a un “costruttore” per truffa e appropriazione
CASTELFRANCO. Si è presentato come costruttore anche se in realtà è un artigiano edile e tra anticipi di lavori e pagamenti mai fatti per il progetto ha preso 22mila euro a una donna di Castelfranco...
CASTELFRANCO. Si è presentato come costruttore anche se in realtà è un artigiano edile e tra anticipi di lavori e pagamenti mai fatti per il progetto ha preso 22mila euro a una donna di Castelfranco che doveva costruire un’abitazione per alcuni disabili che vivono con lei. Poi è sparito. Ora è l’imputato in un processo che si è svolto ieri mattina davanti al giudice monocratico. C.C., residente nel Bolognese, è accusato di truffa e appropriazione indebita; lo difende l’avvocato Luca Lugari. Parte civile è una donna di Castelfranco assistita dall’avvocato Alessia Gonzo. Nell’estate del 2010 i due si accordano per costruire una casa in paese per assistere i disabili di famiglia. Così la donna e il “costruttore” arrivano a un accordo su un terreno e lei avvia la compravendita. Il costruttore chiede soldi per lavori iniziali e per pagare il progettista, un ingegnere di Bologna. Ma quando la donna si insospettisce, scopre che non esiste fidejussione, che l’ingegnere non ha mai visto la spettanza e lui non risponde più al telefono.