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Verso il voto/Sindaco di Modena. chi scegliere? Guida per gli indecisi

Verso il voto/Sindaco di Modena. chi scegliere? Guida per gli indecisi

Nove candidati al Municipio di Modenaa confronto. Invece di soporiferi forum vi proponiamo interviste a tu per tu per conoscere meglio e scegliere chi secondo voi merita di diventare primo cittadini di Modena

22 maggio 2014
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BAStefano Bellei, 53 anni, è uomo della Lega Nord da quando il partito esiste. Prima era addirittura un fedelissimo della Lega Veneta. Una volta arrivato a Modena il Carroccio ha cominciato a frequentarlo e non ha più smesso. Fino a diventare, qualche anno fa, il segretario comunale del partito di Bossi. Nella vita di tutti i giorni è odontotecnico, il cuore della sua attività è in corso Canalchiaro, dove anche la moglie ha un’attività commerciale, e si professa modenese doc: la mamma nacque in vicolo Frassone e lui oggi risiede al Villaggio Zeta. La sua prima esperienza politico-amministrativa arriva nel 2009, quando viene eletto con la Lega Nord come consigliere della Circoscrizione 1, l’unico quartiere dove l’opposizione della città ha vinto, con Roberto Ricco presidente. Ora ci prova come sindaco in un momento che, forse, è quello storicamente più difficile nella storia della Lega Nord. Confermare i voti del 2009 sarà praticamente impossibile, ed è anche per questo motivo che la Lega ha scelto di comporre una lista dove non figurano soltanto storici militanti. VIDEOINTERROGATORIO

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2Vittorio Ballestrazzi, 56 anni, è il candidato sindaco della lista civica Modenasaluteambiente.it. Ha cominciato a fare politica nel 2004, quando fu il primo dei non eletti nella lista dei Verdi. Da sempre l’ambiente è il suo primo interesse, tanto che proprio in quegli anni era noto il suo impegno nel Wwf, l’associazione sotto la quale è nato il suo impegno civico. Cinque anni fa decise di intraprendere la nuova avventura, che già nei mesi precedenti aveva coltivato: il Movimento Cinquestelle fondato da Beppe Grillo. Ballestrazzi, che nella vita di tutti i giorni è un agente della polizia provinciale, cominciò a frequentare i Meet Up del gruppo grillino in città, e subito sul tema dell’ambiente il suo impegno prende forma. Da lì la lista e la candidatura a sindaco. Venne eletto come consigliere comunale, ruolo che lasciò a metà 2012 d’accordo con Sandra Poppi, che subentrò al suo posto in una sorta di staffetta annunciata. Nel frattempo l’uscita dal movimento grillino, in polemica col leader, che ora è il primo avversario. Le stelle rimangono nel simbolo, ma la lista civica ora è Modenasaluteambiente.it  VIDEOINTERROGATORIO

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3Marco Bortolotti, 45 anni, arriva nel Movimento Cinquestelle un paio di anni fa, giusto il tempo di ambientarsi e di organizzare, tra i responsabili di Modena, la campagna elettorale per le Politiche che ha portato i due grillini in Parlamento. La politica non è il primo amore, ma un impegno. Prima del Movimento, infatti, nessuna tessera di partito, nessuna simpatia. Modenese da sempre, sposato con figli, un passato da educatore in parrocchia e impegnato nell’Azione Cattolica, ha frequentato il Corni e lavorato per 13 anni al Policlinico di Modena, con un incarico in ambito informatico. Attualmente è disoccupato, lavora da sempre nel campo dell’informatica sanitaria e nella gestione di progetti di innovazione in sanità dopo aver conseguito la laurea in Economia e Informatica per la gestione delle imprese presso l’università di Modena. Ha interpretato questa sfida senza l’ansia di dover dimostrare di essere un clone di Beppe Grillo, come invece è capitato a qualche suo collega in giro per l’Italia. VIDEOINTERROGATORIO

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Carlo Giovanardi, 64 anni, avvocato con lode e un passato nei Carabinieri, è modenese doc, sposato con tre figli. Ha iniziato a fare politica nel lontano 1969, quando si è iscritto alla Democrazia Cristiana. Già consigliere comunale a Modena, consigliere regionale e capo gruppo consiliare della DC in Emilia Romagna, è stato eletto deputato per la prima volta nell'aprile 1992 nelle liste della Democrazia Cristiana. Nel gennaio 1994 è stato tra i fondatori del Centro Cristiano Democratico. Rieletto deputato nel marzo del 1994 e riconfermato nel maggio 1996, ha ricoperto l'incarico di Presidente del Gruppo Parlamentare del Centro Cristiano Democratico e quello di vicepresidente della Camera dei Deputati. Ha ricoperto la carica di Ministro per i rapporti con il Parlamento, con delega anche per il Servizio Civile e la lotta alle Tossicodipendenze, nel II e III Governo Berlusconi. Rieletto alla Camera nel 2006, nel 2008 ha costituito i Popolari Liberali ed è stato tra i cofondatori del Pdl. In quello stesso periodo è stato sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e nel 2013 è stato rieletto senatore. E' il candidato del NuovoCentroDestra VIDEOINTERROGATORIO

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6Antonio Montanini, 52 anni, da poco padre e marito, modenese doc, ha abitato in centro storico e da poco tempo risiede, invece, nella frazione di Freto. Ultimo di quattro fratelli, è un imprenditore di prima generazione. Fin da giovane ha sempre lavorato. Dopo un periodo di disoccupazione ha fatto l’operaio metalmeccanico, l’elettrotecnico, l’artigiano, il commerciante e poi l’imprenditore. Si è impegnato in ambito sociale, nella scuola, nel volontariato e nella protezione civile, con anche ruoli di responsabilità. Nel 1994 ha vinto la trasmissione di Rai Uno “I Cervelloni” come migliore ideazione, presentando un innovativo distributore automatico di cibi caldi. Il suo impegno istituzionale si è da sempre contraddistinto anche nelle piccole e medie imprese, fino a diventare presidente nazionale dei giovani imprenditori. È stato anche membro delle forze sociali giovanili del Cnel, dove ha promosso una innovativa proposta di legge per la promozione delle nuove imprese giovanili, che restano al centro del suo denso programma elettorale. E' il candidato di CambiaModena VIDEOINTERROGATORIO

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6 Giancarlo Muzzarelli è nato a Modena nel 1955. Bancario in aspettativa, ha due figli, Daniele ed Emma, ed è sposato con Alessandra. È stato sindaco di Fanano dal 1980 al 1990, poi assessore in Provincia fino al 1999, consigliere regionale nel 2000, cinque anni dopo è diventato assessore, carica che ricopre anche oggi. Quando ha un po' di tempo libero vive in famiglia, la piccola Emma lo rapisce tra Peppa Pig e Mary Poppins. Per rilassarsi, che sia mare o montagna, adora fare lunghe passeggiate: «Serve a riflettere con la mente libera», dice. Per distendersi, grazie alla moglie Alessandra, usa anche la musica: predilige gli anni Sessanta italiani, ha sofferto per la scomparsa di Dalla, ma di sera a casa non è raro trovarlo alle prese con il karaoke. Quando vuole staccare del tutto chiude gli occhi e si sintonizza con le Quattro Stagioni di Vivaldi. Senza dimenticare i cani, che sono tre: il labrador Molly, il barbone Rolly e il barboncino Bella. Se deve scegliere un politico, nessun dubbio: Berlinguer Candidato per la coalizione Pd-Sel-Centro Democratico- Moderati per Modena- Sinistra in Comune VIDEOINTERROGATORIO

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Flavio Novara è nato a Milano il 26 febbraio 1966. Dopo un periodo di apprendimento presso il reparto corse della Ferrari, oggi è responsabile per l’industrializzazione del prodotto di un’azienda che opera nel settore tecnologico applicato all’agricoltura. Ha cominciato l’attività parallela di fotoreporter freelance occupandosi principalmente di servizi in campo sociale e storico-politico e nel 1995 è diventato giornalista pubblicista. Da tempo si impegna nel volontariato in campo internazionale, dove ho contribuito a realizzare progetti umanitari e politici per il Saharawi e i paesi arabi del mediterraneo, con particolare riferimento a Libano, Egitto, Palestina e Tunisia. Dal 2004 è inoltre volontario della Croce Rossa Italiana di Rubiera. Nel 2005 ha contribuito a fondare l’associazione Alkemia. Ho promosso i comitati in difesa della Costituzione e contro la privatizzazione dell’acqua e dei beni pubblici, la violenza sulle donne e la loro richiesta di giustizia. Nel 1995 è stato eletto in consiglio comunale per Rifondazione Comunista, ruolo che ha ricoperto per una legislatura Candidato per la lista L'altra Modena - Sinistra in Comune VIDEOINTERROGATORIO

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Si può dire che questa esperienza sia il primo vero impatto con la politica per Giuseppe Pellacani. Professore ordinario del diritto del lavoro con una carriera brillante all’interno dell’università, Pellacani è stato scelto non senza difficoltà da tre dei quattro maggiori partiti dell’opposizione modenese di centrodestra. Forza Italia è andata su di lui dopo aver abbandonato la candidatura di Andrea Galli, che ora è capolista. Fratelli d’Italia e soprattutto Udc hanno guardato di buon grado la sua discesa in campo. Udc perché è da quel mondo che Pellacani proviene, un moderato, esattamente come il padre Giancarlo, rettore dell’università di Modena per tre mandati, che alle elezioni del 2009 si era presentato come candidato sindaco. Una esperienza che oggi il figlio ripropone a cinque anni di distanza. L’unico partito che non è entrato in coalizione è stato il Nuovo Centrodestra di Carlo Giovanardi, che ha preferito proseguire l’avventura elettorale da solo. Non per la scelta di Pellacani, ma piuttosto per un mancato accordo sulla sua persona E' candidato della coalizione che unisce Forza Italia e Udc, Fratelli d'Italia  VIDEOINTERROGATORIO

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Adriana Querzè ha deciso di andare da sola . Per l’assessore all’istruzione è stata una decisione sofferta ma motivata, e così ha iniziato quella che si può definire la sua prima vera avventura politica. Dieci anni fa, infatti, entrò in giunta nominata nella prima legislatura Pighi con la delega all’istruzione. Un ruolo tecnico ad una tecnica, che non aveva mai avuto la tessera del partito: prima insegnante, poi dirigente scolastico e alla fine il ruolo di assessore. La Querzè per dieci anni è stata in giunta sempre con la stessa delega. In alcuni momenti, soprattutto nella prima legislatura, l’ormai ex assessora aveva anche pensato di lasciare. Celebre e ormai anche piuttosto manifesto il dissapore con la collega di giunta Francesca Maletti, certamente uno dei motivi che ha spinto la Querzè a candidarsi dopo che la Maletti era uscita allo scoperto. Querzè ha pensato a lungo anche se partecipare alla competizione delle primarie e dopo aver scelto di non farne parte è partita con il percorso che ha portato alla costituzione della lista “Per me Modena” VIDEOINTERROGATORIO