Gazzetta di Modena

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Superalcolici in centro la vendita si ferma alle 18

Superalcolici in centro la vendita si ferma alle 18

Il sindaco vuole arginare il fenomeno che coinvolge giovani e sempre più minori Si allarga l’area di divieto, sanzione fino a 500 euro, i recidivi rischiano chiusura

21 maggio 2014
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Linea dura di Pighi contro i superalcolici. Potrebbe essere il suo ultimo provvedimento da sindaco quello entrato in vigore ieri, che vieta «la vendita per asporto, la somministrazione e la cessazione a terzi a qualsiasi titolo» di «alcolici di grado superiore a 21 gradi», in vigore «per tutte le attività commerciali in sede fissa e per quelle commerciali alimentari su aree pubbliche nel centro storico». Consentito, invece, il consumo immediato sul posto, a condizione che ciò avvenga all’interno dei locali e degli spazi autorizzati. Tradotto: sarà ancora possibile consumare bevande a così alta gradazione, nei locali pubblici, ma sarà vietato l’acquisto di bottiglie da asporto. Dal Comune spiegano il divieto colpirà i «titolari di attività artigianali con vendita di beni alimentari di produzione propria», e fanno l’esempio delle pizzerie al taglio; ma è chiaro che nel mirino finiscono soprattutto i negozietti di alimentari sparsi per il centro storico che, alla sera, si trasformano de facto in distributori di alcolici a basso prezzo. Un’ordinanza che, al tempo stesso, allarga e restringe. Da una parte, infatti, allarga l’area di estensione, che arriva a comprendere tutto il centro storico e il parco Novi Sad. A differenza degli anni scorsi, infatti, il perimetro delimitativo è esteso a viale Rimembranze, viale Vittorio Veneto, piazza Aldo Moro, viale Molza, viale Monte Kosica, viale Crispi, piazzale Natale Bruni, viale Caduti in Guerra e viale Martiri della Libertà. Dall’arta parte, rappresenta un vero e proprio giro di vite, imponendo il divieto dalle 18 alle 7 del mattino successivo, fino al 31 ottobre. E fissando sanzioni fino a 500 euro per i trasgressori, e chiusure forzate delle attività per tre giorni in caso di recidività. Tra gli obiettivi principali, anche la tutela dei minorenni. La vendita ai minori di 18 anni, in realtà, sarebbe già vietata per legge. Ma il divieto può essere facilmente aggirato coinvolgendo ragazzi maggiorenni. E, in tempi in cui al Sert un paziente su quattro è under 18, il Comune tenta di mettere in campo strumenti più efficaci. Più in generale, comunque, il provvedimento prova a “contrastare più efficacemente l’abuso di superalcolici”, capace secondo l’Amministrazione di causare «alterazioni psicofisiche che possono degenerare in comportamenti incivili e aggressivi, andando in contrasto con i valori positivi della convivialità e della frequentazione collettiva del centro». Il provvedimento, infine, conferma la norma relativa all’uso di contenitori di vetro. I titolari – o i gestori – delle attività non potranno vendere, durante gli stessi orari, bottiglie di questo tipo per asporto. Consentita, invece, la somministrazione all’interno dei propri locali e dei relativi plateatici esterni. Quanti rientrano in quest’ultima tipologia, si affrettano ad aggiungere dal Comune, «sono responsabili della corretta applicazione delle disposizioni e dovranno adottare, nei confronti dei propri avventori, le misure necessarie di controllo».

Marcello Radighieri