Gazzetta di Modena

Modena

Trecento cantieri: a Mirandola partita la corsa alla ricostruzione

di Sergio Piccinini
Trecento cantieri: a Mirandola partita la corsa alla ricostruzione

Sono il 65% delle domande di contributo. In centro è iniziato il graduale rientro di attività commerciali Nuovo polo scolastico. Appalto il recupero del municipio in piazza. I danni a edifici pubblici: 132 milioni

21 maggio 2014
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MIRANDOLA. A due anni dal terremoto è tempo di bilanci. Molto è cambiato dal periodo della prima emergenza, nuovi edifici pubblici (più o meno provvisori) sono sorti. Sono nati i quartieri Map, attività commerciali sono state delocalizzate e poi in parte rientrate. In molti casi l'aiuto arrivato da più parti d'Italia (ma anche da paesi stranieri) ha permesso un'evoluzione delle scuole, dell'ospedale e di altre istituzioni, soprattutto sul piano delle risorse tecnologiche. Ma vediamo meglio le cifre che oggi delineano il profilo di Mirandola. Da poco sono stati smantellati i 18 moduli del quartiere Map di via Tucci-Borghetto, uno dei quattro presenti nella città ed è iniziato lo smantellamento degli altri. Gli ospiti nei Map sono circa 600, in quasi 200 moduli. Parlando di chiese, edifici istituzionali, beni demaniali e spese per le opere di bonifica, i danni complessivi al pubblico ammontano a più di 132 milioni di euro. 345 opere provvisionali sono da poco state completate, per un costo di circa 12 milioni e mezzo. La buona notizia è che, salvo piccoli interventi di manutenzione, le opere provvisionali dovrebbero essere finalmente terminate. Quanto ai negozi, in seguito al sisma ne erano stati delocalizzati circa 400. C'è chi è rientrato nella sua vecchia sede e chi ne ha trovata una nuova, fatto sta che ad oggi le attività commerciali che hanno trovato una sistemazione per così dire “definitiva” sono intorno alle 200 unità. Il totale delle persone a carico della Protezione Civile (perchè fuori casa) è di circa 2400. Una settantina le domande Sfinge presentate: 50 sono in corso d'istruttoria e oltre 20 sono state approvate. Modificano la morfologia della città alcuni edifici inaugurati negli ultimi due anni e che rimarranno in via permanente, magari anche cambiando la propria funzione nel corso del tempo. Un nuovo Municipio è stato eretto in via Giolitti in attesa di ripristinare la sede di Piazza Costituente. Sempre in via Giolitti sono state inaugurate le nuove elementari “Dante Alighieri”, “gemelle” delle primarie in via Dorando Pietri. Parlando degli istituti superiori, il Galilei, il Luosi ed il Pico sono stati collocati in moduli presso il polo scolastico di via 29 maggio. L'ex Pico di Piazza Garibaldi sarà adibito a centro culturale, ma fino ad allora libri e materiale multimediale sono a disposizione nella nuova biblioteca, che ha visto il taglio del nastro proprio pochi gironi fa. Infine sei nuove palestre sono sorte sul territorio comunale ed altre sei strutture sportive sono state recuperate dall'esistente. «Abbiamo salvaguardato scuole e servizi sociali - dichiara il sindaco Maino Benatti - con un grande impegno di risorse in questi settori proprio per dare una base solida alla ricostruzione e favorire la creazione di lavoro. Proseguiremo il nostro impegno nel rendere Mirandola più bella e più sicura di prima, forti dell'esperienza maturata, indispensabile per poter guidare la città alla rinascita. Ci stiamo occupando del centro storico, delle frazioni e del recupero degli edifici comunali. Proprio in questi giorni abbiamo individuato il progettista per il recupero del municipio di Piazza Costituente. In centro storico sono partiti più di 300 cantieri, circa il 65% rispetto alle Richieste di Contributo per la Ricostruzione presentate, e più di 830 prenotazioni di Rcr sono già arrivate in Comune ».