Gazzetta di Modena

Modena

Un quartiere “lagunare” a ridosso della campagna

di Serena Arbizzi
Un quartiere “lagunare” a ridosso della campagna

Al Lama battaglia sugli allagamenti dovuti all’assenza di vasche di laminazione «Hanno lottizzato più del dovuto». L’assessore: «Risolveremo i guai personali»

21 maggio 2014
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L’assenza di una vasca di laminazione fa sì che l’acqua esondi nel quartiere. Inoltre, tra le vie Lama, Molise, Liguria negli anni sono stati aggiunti nuovi lotti edificabili, che hanno fatto aumentare la potenziale superficie di costruzioni di migliaia di metri quadrati. A questo panorama si aggiungono alcuni ecomostri, tra cui lo scheletro di quella che dovrebbe diventare la nuova sede della Fonderia Lamiz, che compaiono all’orizzonte, interrompendo bruscamente il paesaggio che conduce alla prima campagna della città. Sono esasperati i residenti che abitano nel quartiere Lama e un cittadino tenace, Alberto Malagoli, che vive proprio su via Lama, ha voluto analizzare le delibere comunali che raccontano di un quartiere sempre più cementificato e che finisce allagato in caso di inondazioni importanti come quella del 2011, ma anche in casi più recenti.

«Nel 2000 l’area tra le vie Molise e Liguria diventa zona artigianale di espansione, con il vincolo del 10% di parcheggi pubblici e un altro 10% di verde pubblico. Il tutto su proposta dell’amministrazione e nonostante la mancanza di un canale idoneo agli scarichi, l’alto indice di congestione del traffico di via Lama e la vicinanza a zone residenziali - scrive Malagoli - Inoltre, non c’era richiesta di lotti artigianali come dimostrano le ditte industriali presenti nell’area, insediatesi tra il 2004 e il 2008, che si potevano collocare ad esempio nella zona produttiva di via Guastalla, dotata di un canale idoneo agli scarichi e minore indice di congestione del traffico. L’articolo 42 del Prg del 1984 permette di lottizzare solo il 40% dell’area, ovvero 28mila dei 70mila metri quadrati della superficie complessiva. Mentre, a seguito dell’applicazione di indici errati, sono stati lottizzati 57.700 metri quadrati, oltre 29mila in più del consentito, incorporando nei lotti il 10% di verde pubblico e il 10% di parcheggi pubblici. Così una zona artigianale diventa un ecomostro industriale con danni irreparabili al territorio, all’ambiente e agli abitanti di via Lama. Se poi aggiungiamo che quando piove abbondantemente la zona va sott’acqua perché non è mai stata costruita una vasca di laminazione idonea…».

Il tema è ben conosciuto dai cittadini che vivono nel quartiere, alle prese con allagamenti ogni volta che scendono diversi centimetri d’acqua. Ed è un argomento noto anche all’assessore all'urbanistica Simone Tosi il quale replica. «Le delibere sono state approvate in modo corretto e non c’è nessun errore nei vari passaggi fatti - commenta - Per quanto riguarda, invece, l’allagamento dell’abitazione di Malagoli, ci prendiamo l’impegno di risolvere il problema».