Gazzetta di Modena

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Allarme criminalità: meno vigili in ufficio e pattuglie in strada

Allarme criminalità: meno vigili in ufficio e pattuglie in strada

Giorgio Verrini: «Le pratiche siano passate agli impiegati» Eros Gaddi: «Ai ladri pene alternative a favore della città»

22 maggio 2014
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Criminalità: è uno dei temi più sentiti dai cittadini vessati da continui furti.

Chiediamo dunque: cosa pensa di fare per arginare in concreto la microcriminalità?

Gaddi: «Bisogna intervenire sulle cause, individuando percorsi di pene alternative con lavori socialmente utili, visibili a tutti, a favore della città. Poi la possibilità di studiare con la Polizia Municipale turni diversi per presenziare di più sul territorio, ma anche far sì che i cittadini stessi siano sentinelle!».

Benatti: «Da un lato bisogna incentivare l'abbandono della città da parte di chi commette i piccoli reati, invece di foraggiarli. Poi occorre moltiplicare la presenza dei vigili sul territorio, in pattuglie serali, e istituire le “sentinelle del territorio”: figure che aiutano i vigili a segnalare situazioni sospette e pericolose».

Rostovi: «Potenziamento della video sorveglianza, maggiore utilizzo della Municipale per il controllo del territorio (compresi i parchi), maggior coordinamento con le forze dell'ordine».

Rovatti: «La nostra visione di lotta alla criminalità è “preventiva”: riduzione del disagio sociale, sostegno all’aggregazione spontanea, diffusione di una cultura della legalità, lotta alla mafia e al racket. Iniziamo ad arginare la macrocriminalità e a creare possibilità di lavoro/occupazione/avvicinamento tra le culture».

Bellelli: «La microcriminalità si sconfigge sicuramente con una maggiore presenza delle forze dell'ordine, cosa che continueremo a richiedere al prefetto ed al ministero, ma anche con la coesione sociale e la vivacità. La presenza di attività commerciali e di vita nel centro e nei quartieri è un presidio importante per prevenire quelle situazioni dove la criminalità prospera. È poi importante intervenire per recuperare zone della città che rischiano il degrado con più alta qualità architettonica e maggiore illuminazione».

Verrini: «Portare più vigili in strada, lasciando agli impiegati le mansioni amministrative. E chiedere più spesso i documenti alla gente: è un buon deterrente».

Cambiamo tema: quanto conta di spendere per la campagna elettorale?

Rostovi: «Tra le 2 liste, meno di 2500 euro».

Bellelli: «Il bilancio lo faremo alla fine, sulla base dei contributi liberali che provengono da chi mi sostiene e contando soprattutto sulla risorsa incalcolabile dei tanti volontari che "danno gambe" alle mie idee».

Gaddi: «Intorno agli 800/1000 euro! (dipende anche dal ballottaggio a cui andremo)».

Rovatti: «Abbiamo presentato un preventivo di 1200 euro, ma forse ne spenderemo meno della metà. Siamo convinti che il marketing debba uscire dalla politica e che sia immorale spendere migliaia di euro in vuota propaganda».».

Verrini: «Finora siamo a circa 5.000 euro».

Benatti: «Fra i 500 e i 1'000 euro. Inorridisco nel pensare alle decine di migliaia di euro che spenderà il Pd, per poi chiedere 2 euro ai disoccupati che votano alle primarie».